Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 FERRAMONTE
                                        Anzi nascosto
 quindi mi son, per non andar con loro,
 mentre la libertade è un gran tesoro.
 RINALDINO
685Questo tesor l’abbiam sagrificato
 alla legge fatal del dio bendato.
 FERRAMONTE
 Dunque voi siete quelli
 che il cuor sagrificate ai visi belli!
 Misera gioventù, misera gente,
690nata per divertirsi e non far niente!
 RINALDINO
 Impiegati noi siamo
 nell’amar, nel servir le nostre belle.
 FERRAMONTE
 Bell’impiego da eroi,
 bell’impiego davver, degno di voi!
695E non vi vergognate? E non sapete
 che le donne son tutte,
 sian belle o siano brutte,
 crude tiranne e fiere,
 nostre nemiche altere
700e che l’uomo tener vinto ed oppresso
 è il trionfo maggior del loro sesso?
 RINALDINO
 Ma non può dirsi inganno
 di donna la beltà.
 FERRAMONTE
 Anzi è una falsità
705quel volto che innamora,
 che si liscia, s’imbianca e si colora.
 RINALDINO
 E le dolci parole?
 FERRAMONTE
                                  Son lusinghe
 che scaltramente incantano;
 e le femine poi di ciò si vantano.
 RINALDINO
710E i bei vezzi! E gli amplessi?