Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 SCENA V
 
 Sala e trono.
 
 ECCLITICO, BONAFEDE, CECCO, ERNESTO e seguito
 
 CECCO
 Uomo sublunare,
 in questo nostro mondo
 le figlie, quando sono da marito,
1195si maritano tosto e non si aspetta,
 come talor nel vostro mondo usate,
 che le femmine sian quasi invecchiate.
 BONAFEDE
 Eh signor, le mie figlie
 son pure ed innocenti.
 CECCO
                                            E pur si dice
1200che le femmine vostre
 nascon laggiù colla malizia in corpo.
 ECCLITICO
 È vero, dite bene;
 appena una ragazza sa parlare,
 principia a ricercare
1205cosa vuol dir sta cosa e poi quest'altra
 e con il praticar diventa scaltra.
 Le fanciulle alla moda
 sanno dove che il diavolo ha la coda.
 BONAFEDE
 Ma Flaminia non sa, non sa Clarice
1210distinguer dalla rapa la radice.
 CECCO
 Orsù, se queste figlie
 hanno da star quassù,
 maritarle conviene,
 altrimenti così non stanno bene.
 BONAFEDE
1215Io mi rimetto a quello che farà
 vostra più che lunare maestà.
 ECCLITICO
 Ecco viene Flaminia, ecco Clarice,
 corteggiando la nostra imperatrice.