Il mondo della luna, libretto, Padova, Conzatti, 1755

 GIACINTO
 
1235   Mi sento movere
 tutto a pietà.
 
 A DUE
 
    Visetto amabile,
 siete adorabile;
 il mio cuor tenero
1240vi adorerà.
 
 SCENA ULTIMA
 
 Luogo delizioso e magnifico, destinato per piacevole trattenimento delle femine dominanti.
 
 Tutti
 
 CORO DI DONNE
 
    Pietà, pietà di noi,
 voi siete tanti eroi,
 pietà, di noi pietà.
 
 RINALDINO
 Se cedete l’impero,
1245se a noi voi vi arrendete,
 pietà nel nostro cor ritroverete.
 TULIA
 Tutto io cedo e m’arrendo
 e la pietà dal vostro core attendo.
 CORO (Come sopra)
 
    Pietà, pietà di noi,
1250voi siete tanti eroi;
 pietà, di noi pietà.
 
 AURORA
 Graziosino, son vostra.
 GRAZIOSINO
 Ed io vi accetterò.
 Vi terrò, v’amerò, vi sposerò.
 CINTIA
1255E voi, Giacinto mio,
 cosa di me farete?
 GIACINTO
 Quel che di voi farò lo sentirete.
 FERRAMONTE
 Lode al ciel, finalmente s’è veduto
 che Il mondo alla roversa
1260durare non potea
 e che da sé medesime
 in rovina si mandano
 le donne superbette che comandano.
 CORO DI DONNE
 
    Pietà, pietà di noi;
1265voi siete tanti eroi;
 pietà, di noi pietà.
 
 CORO DI UOMINI
 
    Pietà voi troverete,
 allorché abbasserete
 la vostra vanità.
 
 TUTTI
 
1270   Le donne che comandano
 è Il mondo alla roversa
 che mai non durerà.
 
 Fine del dramma
 
 
 IL MONDO ALLA ROVERSCIA O SIA LE DONNE CHE COMANDANO
 
 
    Dramma giocoso per musica da rappresentarsi in Amburgo l’anno MDCCLIV.
 
 
 PERSONAGGI
 
 RINALDINO
 (il signor Nicola Peretti)
 TULIA
 (la signora Agata Sani)
 GIACINTO
 (il signor Michele Angelo Potenza)
 CINTIA
 (la signora Teresa Alberis)
 AURORA
 (la signora Caterina Masi)
 GRAZIOSINO
 (il signor Anastasio Massa)
 FERRAMONTE
 (il signor Gabriele Messieri)
 
    La musica è del signor Baldassare Galuppi detto il Buranello.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: atrio magnifico, corrispondente alla gran piazza, ornato di spoglie virili, acquistate in varie guise dalle accorte femine; appartamento nel palazzo delle femine dominanti.
    Nell’atto secondo: camera preparata per il feminile consiglio; deliziosa alla riva del mare con comodo sbarco a piccioli legni; camera.
    Nell’atto terzo: appartamenti; luogo magnifico e delizioso, destinato al divertimento delle donne primarie.
    La scena si rappresenta in una isola degli antipodi. I balli sono vagamente inventati dal signor Giuseppe Ciuti.
 
 
 ATTO PRIMO
 
 SCENA PRIMA
 
 Cortile spazioso, ornato di spoglie virili all’intorno, acquistate in varie guise dalle accorte femine.
 
 TULIA, CINTIA, AURORA, precedute da coro di donne, le quali portano seco loro delle vittoriose insegne. Mentre si canta il coro, gli uomini s’incatenano
 
 TULIA, CINTIA, AURORA
 
    Presto, presto, alla catena,
 alla usata servitù.
 
 CORO
 
    Non fa scorno e non dà pena
 volontaria schiavitù.
 
 TULIA
5Ite all’opre servili
 e partite fra voi le cure e i pesi.
 Altri alla rocca intesi,
 altri all’ago, altri all’orto o alla cucina,
 dove il nostro comando or vi destina.
 AURORA
10Obbedite, servite e poi sperate,
 che il regno delle donne
 è di speranza pieno.
 Se goder non si può, si spera almeno.
 CINTIA
 E chi vive sperando,
15per sua felicità muore cantando.
 CORO
 
    Presto, presto, alla catena,
 alla usata servitù.