Il mondo della luna, libretto, Praga, 1755

 SCENA VIII
 
 ECCLITICO, LISETTA condotta da due con occhi bendati
 
 LISETTA
 Dove mi conducete?
 Siete sbirri, sicari o ladri siete?
 ECCLITICO
845Levategli la benda,
 or che la fortunata
 a questo nostro mondo è già arrivata. (Gli levano la benda)
 LISETTA
 Ohimè, respiro un poco.
 ECCLITICO
 Bella ragazza, io gioco
850che dove adesso siate
 voi non v'immaginate.
 LISETTA
                                            E che volete,
 caro signor Ecclitico, ch'io sappia.
 Dormivo ancor nel letto,
 allorché son venuti
855quei marioli birboni,
 m'hanno bendati gli occhi,
 m'hanno condotta via
 e adesso non so dir dove mi sia.
 ECCLITICO
 Lisetta, avete avuta la fortuna
860d'esser passata al mondo della luna.
 LISETTA
 Ah ah, mi fate ridere;
 non son una bambina
 da credere a sì fatte scioccherie.
 ECCLITICO
 Delle parole mie
865voi la prova vedrete,
 quando sposa sarete
 del nostro imperatore
 che pel vostro bel viso arde d'amore.
 LISETTA
 La favola va lunga.
870Il padrone dov'è?
 ECCLITICO
                                   Morto si finse
 ma nel mondo lunare egli è passato
 e anch'io dopo di lui son arrivato.
 LISETTA
 Caro signor lunatico,
 non mi fate adirar. Per qual cagione,
875ditemi, uscir di casa mi faceste?
 ECCLITICO
 Di casa uscir credeste
 ma dal balcon passata
 foste qui da una nuvola portata.
 LISETTA
 Orsù, tali pazzie soffrir non voglio.
880Vuo' saper dove tende quest'imbroglio.
 ECCLITICO
 Ecco il vostro padrone;
 domandatelo a lui che lo saprà.
 Io vado a ritrovar sua maestà. (Parte)