Il mondo della luna, libretto, Praga, 1755

 SCENA VII
 
 Sala in casa di Ecclitico con picciolo tempio in prospetto, illuminato, colla statua di Diana e trono da un lato.
 
 ECCLITICO, BUONAFEDE, CECCO da imperatore, ERNESTO e seguito di cavalieri e servi
 
 CECCO
 Uomo sublunare,
 in questo nostro mondo
1315le figlie, quando sono da marito,
 si maritano tosto e non si aspetta,
 come talor nel vostro mondo usate,
 che le femine sian quasi invecchiate.
 BUONAFEDE
 Eh signor, le mie figlie
1320son pure ed innocenti.
 CECCO
                                            E pur si dice
 che le femine vostre
 nascon laggiù colla malizia in corpo.
 ECCLITICO
 È vero, dite bene;
 appena una ragazza sa parlare,
1325principia a ricercare
 cosa vuol dir sta cosa e poi quest'altra.
 E con il praticar diventa scaltra.
 Le fanciulle alla moda
 sanno dove che il diavolo ha la coda.
 BUONAFEDE
1330Ma Flaminia non sa, non sa Clarice
 distinguer dalla rapa la radice.
 CECCO
 Orsù, se queste figlie
 hanno da star quassù,
 maritarle conviene,
1335altrimenti così non stanno bene.
 BUONAFEDE
 Io mi rimetto a quello che farà
 vostra più che lunare maestà.
 ECCLITICO
 Ecco viene Flaminia, ecco Clarice,
 corteggiando la nostra imperatrice.