Il mondo della luna, libretto, Perugia, Costantini e Maurizi, 1756

 SCENA IV
 
 ECCLITICO, poi ERNESTO e CECCO
 
 ECCLITICO
 Io la caccia non fo alle sue monete!
 Ma vorrei, se potessi,
 la sua figlia Clarice,
 custodita con tanta gelosia,
190torla dalle sue mani e farla mia.
 ERNESTO
 Amico, vi son schiavo.
 ECCLITICO
 Servo, signor Ernesto.
 CECCO
                                           Riverisco
 il signor segretario della luna.
 ECCLITICO
 Sei pazzo e tal morrai.
 ERNESTO
                                           Veduto uscire
195ho dalla vostra casa, dite,
 il signor Buonafede; è vostro amico?
 ECCLITICO
 Amico ed amicone
 della mia strepitosa professione.
 ERNESTO
 Egli ha una bella figlia.
 ECCLITICO
                                             Anzi n'ha due.
 CECCO
200Anzi rassembra a me
 che colla cameriera n'abbia tre.
 ERNESTO
 Son di Flaminia amante.
 ECCLITICO
 Ed io Clarice adoro.
 CECCO
 Per Lisetta ancor io spasimo e moro.
 ERNESTO
205L'ho chiesta a Buonafede
 ed ei me l'ha negata.
 ECCLITICO
 Spera di maritar le proprie figlie
 con prencipi d'altezza.
 CECCO
                                           E così spera
 a un conte maritar la cameriera.
 ECCLITICO
210Corrisponde Flaminia all'amor vostro?
 ERNESTO
 Mi ama con tutto il cor.
 CECCO
                                             La mia Lisetta
 per le bellezze mie pare impazzita.
 ECCLITICO
 E Clarice è di me pur invagita.
 Ditemi, vogliam noi
215rapirle a questo pazzo?
 ERNESTO
                                             Se si potesse!
 ECCLITICO
 Secondatemi dunque e non temete.
 CECCO
 Un ottimo mezzan so che voi siete.
 ECCLITICO
 Di denar come state?
 ERNESTO
                                          Quando occorra,
 io vuoterò l'errario.
 CECCO
220Io sacrificherò tutto il salario.
 ECCLITICO
 Andiamo, ho un machinista
 che prodigi sa far. Con il mio ingegno
 oggi di far m'impegno
 che il signor Bonafede, o sia baggiano,
225le tre donne ci dia colla sua mano.
 CECCO
 Oh bravo!
 ERNESTO
                      E come mai?
 ECCLITICO
                                                Tutto saprete.
 Preparate monete,
 preparate di far quel che dirò
 e la parola mia vi manterrò.
 
230   Un poco di denaro
 e un poco di giudizio
 vi vuol per tal servizio;
 voi m'intendete già.
 
    Contento voi sarete
235ma prima riflettete
 che lo stolido e l'avaro
 mai nulla otterrà.