Il mondo della luna, libretto, San Pietroburgo, 1758

 SCENA VI
 
 BUONAFEDE ed ERNESTO
 
 ERNESTO
 Voi avete due figlie?
 BUONAFEDE
                                        Signorsì.
 ERNESTO
710Fanciulle o maritate?
 BUONAFEDE
                                          Son ragazze
 e non ho ancora lor dato marito,
 perché non ho trovato un buon partito.
 ERNESTO
 Avete fatto ben. Nel vostro mondo
 due cattivi mezzani
715soglion far qualche volta i matrimoni.
 Uno è il capriccio e l'altro è l'interesse.
 Dal primo ne provien la sazietà,
 dal secondo la nera infedeltà.
 BUONAFEDE
 Vusignoria favella
720come appunto parlar deve una stella.
 ERNESTO
 Qui non v'è alcun che dica
 di morir per l'amata;
 non v'è alcun che sia fido ad una ingrata.
 Non vedrete chi voglia
725nella tasca portar ampolle o stucci
 con balsami o ingredienti,
 utili delle donne a' svenimenti.
 BUONAFEDE
 Ma, se svien una donna,
 come la soccorrete?
 ERNESTO
                                      Accostumiamo
730una corda portare e quando fanno
 tali caricature,
 le facciam rinvenir con battiture.
 BUONAFEDE
 Questo, per vero dire,
 è un perfetto elisire.
 ERNESTO
735È un elisir che giova;
 e credetelo a me che il so per prova.
 
    L'amante sdegnato
 con l'idolo a canto
 se grida anche spesso
740col bene adorato
 nel sdegno, nell'ira
 più gode in sé stesso,
 che sempre se un core
 sta in pace in amore
745languisce il piacer.
 
    Cessato il rigore
 maggiore è il diletto
 e sente quel core
 più forte l'affetto,
750più bello il goder.