Il mondo della luna, libretto, Brunswick, 1760

 che stentasi a trovar,
 è un cuore, come il mio,
760che fingere non sa.
 
 SCENA VI
 
 GIACINTO, poi AURORA
 
 GIACINTO
 Esser dovrò crudele,
 per piacer al mio ben? Sì sì si faccia,
 si svenino, si uccidino
 queste nemiche femine
765ma piano per mia fé;
 se uccidessero poi le donne me?
 Vorrei e non vorrei;
 sono fra il sì ed il no.
 Penserò, studierò, risolverò.
 AURORA
770(Come? Giacinto armato?)
 GIACINTO
 (Ecco la prima a cui
 dovrò ferir il seno,
 ah! che se la rimiro io vengo meno).
 AURORA
 (Parla fra sé. Pavento
775di qualche tradimento).
 GIACINTO
 (Orsù, vi vuol coraggio;
 con un colpo improviso
 l’ucciderò senza mirarla in viso).
 AURORA
 Giacinto.
 GIACINTO
                    (Ah bella voce!)
 AURORA
780Che fate voi?
 GIACINTO
                           Non so.
 AURORA
 Mi volete svenar?
 GIACINTO
                                   Signora no.
 AURORA
 Che fate di quel brando?
 GIACINTO
 Son un novello immitator d’Orlando.
 AURORA
 Datelo a me.
 GIACINTO
                          Non posso.
 AURORA
                                                E perché mai?
 GIACINTO
785Perché... Nol posso dir... perché giurai.
 AURORA
 Ah? Crudele, ah spietato,
 ah sconoscente, ingrato!
 Vi conosco, v’intendo.
 Forse di Cintia per gradir l’affetto
790mi volete cacciar la spada in petto.
 GIACINTO
 Oh dio!
 AURORA
                  Via traditore,
 se avete tanto core,
 trafigetemi pure; eccovi il seno.
 GIACINTO
 Ahi che non posso più; già vengo meno.
 AURORA
795Or questa spada è mia.
 GIACINTO