Il mondo della luna, libretto, Torino, Avondo, 1760

 sopra i vassalli suoi
 e libero il regnar resta fra noi.
 CORO
 
    Libertà, libertà,
 cara, cara libertà.
630Bel piacere, bel godere
 che contento al cor mi dà.
 
    Libertà, libertà,
 cara, cara libertà. (Tutte partono fuorché Tullia)
 
 SCENA II
 
 TULLIA sola
 
 TULLIA
 Com’è possibil mai
635che possiamo regnar noi donne unite,
 se la pace voltar ci suole il tergo,
 quando siamo due donne in un albergo?
 Prevedo che non molto
 questo debba durar dominio nostro.
640Ma pria ch’ei ci fia tolto,
 vorrei un giorno solo
 assoluta regnar. Ah questa sete
 di comandar è naturale in noi,
 ogni donna ha nel capo i grilli suoi.
 
645   Fra tutti gli affetti
 d’amore e di sdegno,
 l’affetto del regno
 prevale nel core;
 la brama d’onore
650frenar non si può.
 
    Avere soggetti
 quegli uomini alteri,
 che soglion severi
 le donne trattar,
655diletto bramar
 maggiore non so.
 
 SCENA III
 
 Seno di mare che offre comodo sbarco a’ piccoli legni.
 
 RINALDINO, poi GIACINTO, poi GRAZIOSINO
 
 RINALDINO
 
    Queste rose porporine,
 ch’ho raccolte pel mio bene,