Il mondo della luna, libretto, Venezia, Graziosi, 1775

 GRAZIOSINO
 Colui di Ferramonte
 m’ha consigliato ad essere crudele;
885ma, se una donna poi gli andasse appresso,
 come un poltrone cascherebbe anch’esso.
 CINTIA
 Lupi, tigri, leoni,
 gattipardi, pantere, orsi e mastini
 mi sento a divorar negl’intestini.
 GRAZIOSINO
890(Ecco qui un altro imbroglio).
 CINTIA
 Fermate, è mio quel soglio.
 Io vi voglio salir. Ma Giove irato
 mi fulmina e precipita
 e la terra mi affoga e il mar mi accoppa,
895ahimè, mi danno un maglio sulla coppa.
 GRAZIOSINO
 Questa è pazza davvero.
 CINTIA
 Buongiorno, cavaliero.
 GRAZIOSINO
 Schiavo, padrona mia.
 CINTIA
 Andate col malan che il ciel vi dia.
 GRAZIOSINO
900(Ha perduto il cervello).
 CINTIA
 Perfido, tu sei quello
 che vuol rapirmi il trono?
 Vatene o ti bastono.
 GRAZIOSINO
                                       Io non so nulla.
 CINTIA
 
    Il capo mi frulla,
905la testa sen va.
 La la laranlella
 la lan laranlà.
 
 GRAZIOSINO
 Quando in capo alle donne
 entran di dominar le frenesie,
910si vedono da lor mille pazzie.
 CINTIA
 Olà, tu sei mio schiavo.
 GRAZIOSINO
                                             Sì signora.
 CINTIA
 Accostati.
 GRAZIOSINO
                     Son qui.
 CINTIA
                                       Vanne in malora.
 GRAZIOSINO
 La femina tradir non può l’usanza
 e anche pazza mantiene la incostanza.
 CINTIA
915Olà suddito altero
 del mio sovrano impero,
 mi conosci, briccon, sai tu chi sono?
 Inginocchiati al trono;
 giurami fedeltà con obbedienza;
920abbassa il capo e fammi riverenza.
 GRAZIOSINO
 Eh via che siete pazza...
 CINTIA
                                              Ah temerario,
 così parli con me!
 Giurami fedeltade a tuo dispetto
 o ch’io ti caccio questo stile in petto.
 GRAZIOSINO
925Piano, pian, son qui, tutto farò.
 CINTIA
 Giurami fedeltà!
 GRAZIOSINO
                                  La giurerò.
 
    Giuro... signora sì.
 Ma cosa ho da giurar?