Il negligente, libretto, Firenze, Stecchi, 1752 (Lo spensierato)

 SCENA VIII
 
 PASQUINO e DORINDO, il quale vorrebbe trattener Porporina che parte
 
 DORINDO
 Ehi, Porporina, udite...
 PASQUINO
 Signor, cosa comanda
 da Porporina?
 DORINDO
                             Che vuoi tu sapere?
830Va' via, brutto villano.
 PASQUINO
 Cos'è questo villano?
 Cos'è questo va' via?
 Cosa pretende lei?
 DORINDO
                                     Quel che mi pare. (Vuol seguir Porporina)
 PASQUINO
 Con grazia, padron mio; (Lo trattiene)
835lo vo' sapere anch'io.
 DORINDO
 Tu non devi saper quello che passa
 fra Porporina e me. (Non vo' ch'ei sappia
 che qui Lisaura aspetto).
 PASQUINO
 Porporina dev'esser moglie mia;
840mi meraviglio di vosignoria.
 DORINDO
 (Mi voglio divertir con questo sciocco).
 Porporina tua sposa?
 Credimi, l'hai sbagliata;
 è la mia innamorata.
 PASQUINO
                                         Come! Oh diavolo!
845Non può star, non sarà, nol posso credere,
 mi vuol ben, me l'ha detto e l'ha giurato.
 DORINDO
 Di te gioco si prende e t'ha burlato.
 PASQUINO
 Ah bugiarda! Ah spergiura!
 Adesso, adesso intendo
850perché, quando le ho detto
 di far il matrimonio di nascosto,
 la furba m'ha risposto:
 «Così non è permesso».
 Femmine, ingannatrici! Ingrato sesso!
 
855   Dunque è vostra innamorata? (A Dorindo)
 (Maledetta, disgraziata
 crepa, schiatta, va' in malora,
 aver ben non possa un'ora).
 Ti strascinin le catene,
860infedele bugiardaccia,
 brutta strega, villanaccia,
 venga un orso a pettinarti,
 a strapparti quel toppè.
 
    Parto signore,
865ma voi pensate
 a quel che fate.
 Quell'incostante
 ch'è vostra amante,
 che m'ha tradito,
870che m'ha schernito,
 non merta amore,
 credete a me.