Il negligente, libretto, Leida, Luzac, 1752

 SCENA II
 
 FILIBERTO in disparte e detti
 
 CORNELIO
 Oh che cosa gustosa (Si tengono sempre)
530aver sì bella sposa!
 AURELIA
 Oh che felice sorte
 aver sì buon consorte!
 CORNELIO
 Marito fortunato!
 AURELIA
 Quando, quando verrà quel dì beato!
 FILIBERTO
535Bravi. Buon pro vi faccia.
 CORNELIO
                                                 (Oh maledetto!)
 AURELIA
 Vi giuro e vi prometto, (A Filiberto)
 caro il mio ben, che sempre parlerei
 del nostro matrimonio
 e ne chiamo Cornelio in testimonio.
 CORNELIO
540(Oh brava!) Sì, davvero,
 ella vi vuol gran bene.
 FILIBERTO
                                           Mi vuol gran bene?
 Parmi ch'ella dicesse:
 «Oh che felice sorte
 aver sì buon consorte!» (Accenando Cornelio)
 AURELIA
545M'intendevo di voi.
 FILIBERTO
 E voi diceste poi: (A Cornelio)
 «Marito fortunato!»
 E lei: «Quando verrà quel dì beato!»
 CORNELIO
 Marito fortunato
550Filiberto chiamai.
 AURELIA
 Ed io di Filiberto sol parlai.
 FILIBERTO
 E parlando di me
 si tenevan le man sì bene unite?
 Buona gente, che dite?
 CORNELIO
555Io lo facea senza pensare a niente.
 AURELIA
 Era una cirimonia indifferente.
 FILIBERTO
 Che cirimonia? Andate via di qua.
 AURELIA
 Oimè mi discacciate?
 Più ben non mi volete?
 FILIBERTO
560Una mendace siete.
 CORNELIO
 Credetemi, signor...
 FILIBERTO
                                       Non mi parlate.
 AURELIA
 Se voi m'abbandonate,
 morirò disperata.
 FILIBERTO
                                   Vostro danno.
 AURELIA
 Ahi che dolor! Che affanno!
565Chi mi porge ristoro?
 Filiberto crudele, io manco, io moro. (Finge svenire sopra una sedia)
 CORNELIO
 Povera sventurata,
 per voi quasi è spirata.
 FILIBERTO
 Poverina, davvero?
570Ha il naso freddo freddo.
 Mi muove a compassione.
 CORNELIO
 Aiutatela almeno.
 Un qualche spirto vi vorrebbe al naso.
 FILIBERTO
 Acqua della regina. Oh che gran caso! (Parte)
 AURELIA
575È andato? (S’alza)
 CORNELIO
                       È andato a prendere
 l'acqua della regina.
 AURELIA
                                       Oh che bel pazzo!
 Per far lieto il cor mio,
 vi vuol altro che odori!
 CORNELIO
                                            Il so ancor io.
 Eccolo che ritorna.
 AURELIA
                                     Alla lezione. (Torna in atto di svenuta)
 CORNELIO
580(Chi alla femmina crede è un gran minchione).
 FILIBERTO
 Eccomi, comme va? (Con boccetta)
 CORNELIO
 Misera! Fa pietà.
 FILIBERTO
 Adesso, adesso. (La bagna)
 CORNELIO
                                Dubito sia morta.
 FILIBERTO
 E pur non è venuta niente smorta.
585Zitto, zitto, rinviene.
 AURELIA
 Ah traditor! (A Filiberto)
 FILIBERTO
                          Mio bene
 son qui tutto per voi.
 AURELIA
 Mi crederete poi?
 FILIBERTO
 Sì sì, vi crederò.
 AURELIA
590Se voi non mi credete, io morirò.
 
    Qual nocchiero abbandonato
 sta nel mare sospirando,
 il mio core innamorato
 te, mio bene, adorerà.
 
595   D'esser fido ti rammento,
 non temer, sarò costante,
 non mi dare più tormento,
 non usar più crudeltà.