Il negligente, libretto, Torino, Avondo e Baino, 1757

 SCENA PRIMA
 
 AURELIA e CORNELIO
 
 AURELIA
 Anderà ben, benissimo;
 con quattro paroline io l'ho incantato
465e di me innamorato,
 la dote mi farà.
 CORNELIO
                               Come facesti
 a tirarlo in la rete?
 AURELIA
                                     Io, tu lo sai,
 ho un certo che nel volto,
 ho un certo che nel tratto,
470misto così tra il furbo e il sempliciotto,
 che ognuno che mi parla resta cotto.
 CORNELIO
 Non vorrei che allorquando
 moglie mia tu sarai
 altri si cucinasse al tuo bel foco.
 AURELIA
475Se geloso sarai, godrai per poco.
 CORNELIO
 Basta, ne parleremo. Ma io penso,
 se il signor Filiberto
 ti ha promesso la dote,
 sarà sì generoso
480sol coll'idea di divenir tuo sposo.
 AURELIA
 Così sarà ma io
 so fare il fatto mio;
 della sua negligenza
 profittarmi saprò;
485forse gli rapirò,
 col pretesto di far la soscrizione
 al contratto nuzial, la donazione.
 CORNELIO
 Oh gran donna, oh gran donna! Io col tuo esempio
 propor vo' a Filiberto
490l'aggiustamento della lite. A lui
 chiederò la sua firma,
 per chiudere il contratto;
 e quand'egli mi creda, il colpo è fatto.
 AURELIA
 Con ragion ci ha congiunti
495amor sagace e scaltro,
 nati siam veramente uno per l'altro.
 CORNELIO
 Ah ch'io non vedo l'ora,
 cara, che tu sii mia.
 AURELIA
 Tua sarò ma non voglio gelosia.
 CORNELIO
500Dammi la bella man. Lascia che almeno
 io me la stringa al seno.
 AURELIA
 Sì caro, ecco la man, se tu la vuoi;
 del mio core e di me dispor tu puoi.