Il negligente, libretto, Torino, Avondo e Baino, 1757

 SCENA VII
 
 DORINDO, poi LISAURA
 
 DORINDO
 Sentimi, non è ver; quasi mi spiace
785aver dato al meschin sì gran cordoglio.
 So per prova qual sia
 il tormento crudel di gelosia.
 Ma ecco la mia bella
 che a beare mi vien cogli occhi suoi.
 LISAURA
790Dorindo eccomi a voi.
 DORINDO
                                           Cara Lisaura,
 tutti siamo traditi. Ho discoperta
 una barbara trama;
 di spogliar Filiberto oggi si brama.
 Cornelio, il conte e ser Imbroglio uniti,
795al vostro genitor fanno la lite.
 Dimani si farà l'aggiustamento;
 e il caro negligente
 a Cornelio affidato,
 ch'è l'impostor più franco,
800ha dato un foglio sottoscritto in bianco.
 LISAURA
 Donde sapeste ciò?
 DORINDO
                                      Da uno scrivano
 di ser Imbroglio che a pietà s'è mosso
 e di voi e di me, quello che stese
 la scrittura per noi del matrimonio.
 LISAURA
805Adunque, che sarà?
 DORINDO
                                       Ci ho rimediato,
 vo' che l'ingannator resti ingannato.
 LISAURA
 Come mai?
 DORINDO
                         Sol mi basta
 che al vostro genitore
 sottoscriver facciate questa carta. (Cava dalla tasca un foglio)
810S'egli, ch'è negligente,
 senza leggerlo prima,
 oggi soscrive il foglio,
 scherniremo Cornelio e ser Imbroglio.
 LISAURA
 Tutto per voi farò. Già il padre mio
815si contenta che io
 vi prenda per mio sposo.
 DORINDO
                                                E questo è bene,
 profittarsi conviene
 della sua negligenza.
 Ditegli che la carta
820contien di nostre nozze il sol contratto
 e vi metta il suo nome e il colpo è fatto.
 LISAURA
 Non vorrei d'inganno
 esser tacciata poi.
 DORINDO
                                   Non dubitate,
 quest'è l'ultima moda;
825l'inganno se va bene ancor si loda.
 
    Più non turbarti, o cara,
 da me la pace avrai;
 ben mio cessar vedrai
 l'affanno del tuo cor.
 
830   Vada dispersa al vento
 ogni contraria frode
 e vinca sol con lode
 il nostro scaltro amor.