Il negligente, libretto, Torino, Avondo e Baino, 1757

 SCENA III
 
 AURELIA, poi CORNELIO
 
 AURELIA
 Vedrà, vedrà la stolta
 quale sarà del simular l'effetto.
 CORNELIO
1035Aurelia, ecco in un foglio
 assicurata alfin la nostra sorte.
 AURELIA
 Adorato consorte,
 voi mi date la vita.
 CORNELIO
                                     Abbiam buscato
 trentamila ducati e siamo in tre,
1040diecimila de' quai toccano a me.
 AURELIA
 Ora, se a me non riesce
 di carpirli la dote,
 poco v'importerà.
 CORNELIO
                                   Nulla mi preme;
 i diecimila li godremo insieme.
 AURELIA
1045(Buon per me, Filiberto
 ora meco è sdegnato).
 CORNELIO
                                           Che ne dite,
 son io di buona testa?
 AURELIA
                                           Ma il denaro
 l'avete ancora avuto?
 CORNELIO
 No, ma son qui venuto
1050per farmelo contare.
 AURELIA
 Fra tanto ci potressimo sposare.
 CORNELIO
 Ciò si fa facilmente. Ecco la mano.
 AURELIA
 Accetto il dolce invito.
 Tua consorte son io.
 CORNELIO
                                       Son tuo marito.
 
1055   Veduto in lontananza
 il bel che m'innamora
 ero contento allora
 vicino all'idol mio,
 che bel piacere oh dio!
1060Mi balza il cor nel sen.