Il negligente, libretto, San Pietroburgo, stamperia del corpo dei Cadetti, 1758

 SCENA VII
 
 Altra camera nella stessa casa.
 
 AURELIA e CORNELIO
 
 AURELIA
 Sì sì, Cornelio mio,
 amami di buon cor che t'amo anch'io.
 CORNELIO
180Circa all'amor, mia cara,
 non v'è niente che dir. Siamo felici.
 AURELIA
 Dunque si può sperar che vada bene.
 CORNELIO
 Si può sperar ma dubitar conviene.
 AURELIA
 Voi tre tesa gli avete
185una terribil rete.
 Io un altro laccio ho teso.
 Dalla rette o dal laccio ei sarà preso.
 CORNELIO
 E noi contenti allora,
 senza che della fame
190v'entri il brutto demonio,
 goderem lietamente il matrimonio.
 
    Sposi sarem contenti,
 sempre in amor felici
 né mai veran tormenti
195fin che sarai con me.
 
    Avrà mercede eguale
 la tua, la mia constanza
 e par che la speranza
 mi unisca già con te.