Il negligente, libretto, Brunswick, 1760

 SCENA III
 
 FILIBERTO e CORNELIO
 
 CORNELIO
520Andate, signor mio;
 Aurelia è offesa e sono offeso anch'io.
 FILIBERTO
 Io credea... Compatite.
 CORNELIO
 Orsù, perché non dite
 ch'io venga in casa vostra a far l'amore,
525io vi son servitore. (Vuol partire)
 FILIBERTO
                                      No, sentite.
 CORNELIO
 Io della vostra lite
 avevo posto ben le cose a segno;
 ma vado adesso a rinunziar l'impegno.
 FILIBERTO
 Ah per amor del ciel! Non vi stancate
530di essermi protettor.
 CORNELIO
                                         Già l'avversario
 si era posto in spavento
 e trattava con me l'aggiustamento.
 FILIBERTO
 Volesse il ciel che fossimo aggiustati;
 palazzisti, avvocati
535mai più trattar vorrei;
 e goder la mia pace anch'io potrei.
 CORNELIO
 Andate voi dal conte
 la cosa a terminar.
 FILIBERTO
                                     Ma non potreste
 consumare l'affar tra voi e lui?
 CORNELIO
540Potrei ma se mi riesce
 di prenderlo in parola,
 l'autorità non tengo
 di stringer il contratto;
 venite meco.
 FILIBERTO
                           No, Cornellio caro,
545non fate che il piacer mi riesca amaro,
 fate voi, fate voi.
 CORNELIO
                                 Datemi almanco
 sottoscritto da voi un foglio in bianco.
 FILIBERTO
 Fin questo si può far;
 del resto tutto a voi lascio l'imbroglio.
 CORNELIO
550Eccovi il calamar, la penna e il foglio. (Tira fuori di tasca)
 FILIBERTO
 «Filiberto Tacconi, (Scrive)
 affermo quanto sopra si contiene»,
 basta così?
 CORNELIO
                       Va bene.
 FILIBERTO
 S'io presto non finiva
555di testa mi veniva un giramento.
 CORNELIO
 Davvero?
 FILIBERTO
                     La fatica è un gran tormento.
 CORNELIO
 Or via siete spicciato.
 Domani voi sarete consolato.
 
    Con questo foglio in mano
560farò l'aggiustamento.
 (Ma lo farò per me).
 Vedrete chi son io.
 D'un galantuom par mio
 non s'ha da dubitar.
 
565   La vostra ricca entrata,
 la vostra sposa bella
 difendervi saprò.
 (Ma presto questo e quella
 gli voglio sgraffignar). (Parte)