Il negligente, libretto, Venezia, Savioli, 1771

 FLAMINIA
 
 Caro, già tu sei mio.
 
 A DUE
 
 Oh che contento, oh dio!
 Ah che mi balza in petto
 tutto brillante il cor.
 
 BUONAFEDE
1395Oh figlia, oh sangue mio,
 nel vederti gioir giubilo anch’io.
 CECCO
 Ecclitico, a voi tocca
 render lieta e felice
 con i vostri sponsali anco Clarice.
 ECCLITICO
1400Eccomi, pronto io sono
 e della destra sua sospiro il dono.
 CECCO
 Clarice, il prenderete?
 CLARICE
                                            E perché no?
 Anzi con tutto il cor lo prenderò.
 ECCLITICO
 Ecco la mano.
 CLARICE
                            E con la mano il core.
 A DUE
1405Oh felice fortuna! Oh lieto amore!
 ECCLITICO
 
    Sposina mia cara.
 
 CLARICE
 
 Sposino diletto.
 
 ECCLITICO
 
 Mi sento nel petto
 il core balzar.
 
 CLARICE
 
1410   La gioia, l’affetto
 mi fa giubilar.
 
 A DUE
 
    Ohimè che contento!
 Ohimè cosa sento?
 Non posso più star.
 
 BUONAFEDE
1415Cara la mia figliola,
 il vederti contenta mi consola.
 CECCO
 Bonafede, che dite?
 Siete di ciò contento?
 BUONAFEDE
                                          Anzi ho piacere
 che sian le mie figliole maritate.
 CECCO
1420Voi stesso l’approvate?
 BUONAFEDE
                                            Signorsì...
 CECCO
 Quando dunque è così,
 per maggior sussistenza
 del loro matrimonio,
 acciò non si rendesse un giorno vano,
1425congiungetele voi di vostra mano.
 BUONAFEDE
 Sì signor, dite bene;
 questa funzione al genitor conviene.
 
    Qua la mano, qua la mano. (A Flaminia ed Ernesto)
 Io v’unisco in matrimonio.
1430Stia lontano quel demonio
 che si chiama gelosia.
 Lunga vita il ciel vi dia
 e figlioli in quantità.
 
    Qua la mano, qua la mano. (Ad Ecclitico e Clarice)
1435Vi congiungo e sposi siete.
 State uniti, se potete;
 fra voialtri non gridate
 e al dovere non mancate
 della vostra fedeltà.
 
 CECCO
1440Orsù tutto è finito. (S’alza)
 Son fatti i matrimoni.
 Bonafede è contento.
 Voi siete sodisfatti.
 Ognun vada a goder la sua fortuna
1445e bisogno non v’è più d’altra luna.
 ECCLITICO
 Sì sì, voi dite bene.
 Or che siam maritati,
 or ch’è ognuno di noi lieto e giocondo,
 tornar tutti potiam al nostro mondo.
 ERNESTO
1450Al mondo ritorniamo
 e grazie a Bonafede noi rendiamo.
 BUONAFEDE
 Come? Che cosa dite?
 Intendervi non so.
 CECCO
 Meglio dunque con voi mi spiegherò.
 
1455   Buonafede tondo tondo,
 come il cerchio della luna,
 ritornate all’altro mondo
 a cercar miglior fortuna.
 
 ECCLITICO
 
    E le vostre donne belle
1460resteranno qui con noi,
 maritate con tre stelle
 che son furbe più di voi.
 
 ERNESTO
 
    Signor suocero garbato,
 non son stella qual credete,
1465benché in stella trasformato
 so che voi mi conoscete.
 
 BUONAFEDE
 
    Ah bricconi, v’ho capito,
 son da tutti assassinato
 ma tu sei che m’ha tradito, (Ad Ecclitico)
1470canocchiale disgraziato.
 
 LISETTA
 
    È finito tutto il chiasso
 per me povera meschina.
 Lascio il trono e vengo a basso,
 che mi attende la cuccina.
 
 TUTTI
 
1475   Questo è quello che succede
 a chi vuol cambiar fortuna;
 tutto spera e tutto crede
 nelle stelle e nella luna;
 ma alla fin si pentirà
1480chi lunatico sarà.
 
 Fine del dramma
 
 
 IL MONDO DELLA LUNA
 
 
    Dramma giocoso per musica.
    In Parma, nella regia ducal stamperia Monti in borgo Riolo, con licenza de’ superiori.
 
 
 PERSONAGGI
 
 ECCLITICO finto astrologo
 BUONAFEDE uomo credulo
 FLAMINIA figlia di Buonafede
 CLARICE altra figlia di Buonafede
 LISETTA cameriera
 ERNESTO
 CECCO servidore di Ernesto