Nitteti, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA VI
 
 Luogo vastissimo presso le mura di Canopo festivamente adornato per il trionfale ingresso e per l’incoronazione del nuovo re. Ricco ed elevato trono alla destra, a piè del quale lateralmente situati alcuni de’ sacri ministri che sostengono sopra bacili d’oro le insegne reali. Grande e maestoso arco trionfale in prospetto. Vari ordini di logge all’intorno, popolate di musici e di spettatori. Vista dell’armata egizia vincitrice ordinata in lontano.
 
 Si vedrà avanzare e passare sotto l’arco preparato a tal fine il nuovo re vincitore a cavallo, preceduto dalla sua guardia reale e nobili egizi. Seguito da oratori delle suddite provincie co’ loro respettivi tributi, circondato da paggi e da schiavi etiopi. E finalmente seguito da folta ed ordinata schiera di soldati vincitori.
 Mentre fra lo strepito armonioso di musica, di timpani, di sistri e d’altri stromenti s’avanza AMASI, smonta da cavallo assistito da SAMMETE ed AMENOFI e va sul trono, si canta il seguente
 
 CORO
 
225   Si scordi i suoi tiranni,
 sollevi il ciglio afflitto,
 ponga in oblio l'Egitto
 gli affanni che provò.
 
 PARTE DEL CORO
 
    Se il cielo è più sereno,
230se fausti raggi or spande,
 Amasi il giusto, il grande
 è l'astro che spuntò.
 
 CORO
 
    Si scordi i suoi tiranni,
 sollevi il ciglio afflitto,
235ponga in oblio l'Egitto
 gli affanni che provò.
 
 AMASI
 Non rendono superbi, (Dal trono in piedi)
 popoli al ciel diletti, i miei sudori
 o i marmarici allori
240o la vinta Pentapoli o Cirene.
 M'innalza, mi sostiene,
 il soglio ad occupar mi dà valore
 quel consenso d'amore
 che da ogni labbro ascolto,
245che leggo in ogni volto,
 che spero in ogni cor. Tenero padre
 ah mentre io veglio a rendervi felici,
 ah voi da' numi amici,
 figli, implorate a chi donaste il trono
250vigor, virtù che corrisponda al dono. (Siede)
 CORO
 
    Si scordi i suoi tiranni,
 sollevi il ciglio afflitto,
 ponga in oblio l'Egitto
 gli affanni che provò.