Nitteti, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA XI
 
 NITTETI sola
 
 NITTETI
 Misera! Quai ruine un mio geloso
720sconsigliato trasporto
 può cagionar! Taciuto avessi, oh dio!
 Fu cieco il condottier, fui cieca anch'io.
 
    Se fra gelosi sdegni
 v'è alcun che soffra e taccia,
725deh per pietà m'insegni
 come si può tacer.
 
    Come si tiene ascoso
 quell'impeto geloso
 che tutti esprime in faccia
730i moti del pensier. (Parte)