Nitteti, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1770

 SCENA V
 
 Fondo oscuro di antico carcere chiuso in varie parti da’ rugginosi cancelli che lasciano vedere in lontano le ruvinose scale per cui vi si scende.
 
 BEROE e SAMMETE disarmato
 
 SAMMETE
 Come! Sposo a Nitteti (Turbato)
 Beroe mi vuol?
 BEROE
                               Sì, caro prence, e prima (Sollecita e affannata)
960che il sol giunga all'occaso. Or non si tratta
 di grado, di decoro,
 di ragion, di dover. Quest'imeneo
 della tua vita è il solo prezzo. Al padre
 io l'ho promesso e il fatal colpo appena
965ho sospeso così. Non v'è più tempo
 d'esaminar; salvati, vivi, io prego,
 io consiglio, io comando.
 SAMMETE
                                               E ad altra sposa (Con ironia lenta ed amara)
 tranquillamente in braccio...
 BEROE
                                                      Ah tu non dei (Con tenerezza)
 saper com'io mi senta
970in questo punto il cor.
 SAMMETE
                                           La tua costanza
 lo palesa abbastanza.
 BEROE
                                         E ben se vuoi, (Con rassegnazione affettata)
 credi pur ch'io non t'amo. Al nuovo laccio
 per punirmi t'affretta,
 conserva la tua vita e sia vendetta.
 SAMMETE
975Non è facile impresa
 l'imitarti, o crudel.
 BEROE
                                     Sarei pietosa
 se spirar ti vedessi? Ah prence amato, (Con passione)
 volan gl'istanti; il re m'attende. Ah cedi
 al padre, al fato, al mio dolor.
 SAMMETE
                                                       Ch'io stringa, (Con ammirazione)
980sposo, altra man...
 BEROE
                                    Sì, la tua Beroe il vuole, (Con dolcezza ed affetto)
 l'arbitra, mel dicesti,
 son pur io del tuo cor.
 SAMMETE
                                          Che pena! (Dubbioso)
 BEROE
                                                               Io tremo,
 io palpito, io mi sento
 tutto il sangue gelar nel tuo periglio.
985Prence, pietà. La chiedo (Tenerissima)
 per quei teneri sguardi,
 per quei sospiri onde a parlar fra loro
 hanno ne' primi istanti
 le nostre incominciato anime amanti.
 SAMMETE
990Oimè!
 BEROE
                Sì, lo conosco, (Con ilarità e fretta)
 sei già disposto a consolarmi. Al padre
 del lieto avviso apportatrice io volo. (In atto di partire)
 SAMMETE
 Ferma Beroe. (Con premura anziosa)
 BEROE
                             Perché?
 SAMMETE
                                              Troppo pretendi; (Risoluto)
 io non posso; io non voglio; io di Nitteti,
995rovini il ciel, non sarò mai consorte.
 BEROE
 Dunque della tua morte (Grave, torbida e lenta)
 spettatrice mi vuoi? No; (Si slontana) questa pena
 per un'anima fida è troppo amara.
 Guarda, se non lo sai; guardami e impara. (Snuda uno stile)
 SAMMETE
1000Fermati. (Movendosi per avvicinarsi e trattenerla)
 BEROE
                     Affretti il colpo (Solleva il braccio in atto di ferirsi)
 se d'un passo t'appressi.
 SAMMETE
                                               Ah Beroe, ah cara (Arrestandosi)
 parte dell'alma mia,
 pietà.
 BEROE
              Quella che ottenni
 ti rendo, ingrato. (In atto di ferirsi)
 SAMMETE
                                   Ah no; prescrivi, imponi, (Slontanandosi)
1005di' qual mi brami.
 BEROE
                                     Ubbidiente al padre, (Con autorità)
 fido sposo a Nitteti e de' tuoi giorni
 rispettoso custode.
 SAMMETE
                                     E ben, deponi (Con sommissione)
 dunque, o cara, l'acciar. Pronto son io
 tutto, tutto a compir.
 BEROE
                                         Giuralo. (Autorevole come sopra)
 SAMMETE
                                                           Oh dio! (In atto supplichevole)
1010Che tirannia! Beroe, mia vita...
 BEROE
                                                           Ingrato! (Grave, torbida e minacciosa)
 Dunque delusa io sono,
 se di te m'assicuro?
 Ah vedimi morir. (Risoluta in atto di ferirsi)
 SAMMETE
                                    Fermati; io giuro.
 Getta quel ferro. Esecutor fedele
1015sarò de' cenni tuoi. Lo giuro a' numi;
 lo giuro a te, cor mio.
 BEROE (Getta lo stile e s’abbandona come stanca)
 (Oh vittoria crudel!) Sammete addio. (In atto di partire)
 SAMMETE
 Dove sì presto?
 BEROE
                               Al re.
 SAMMETE
                                            Sentimi almeno,
 pria che a lui t'incammini.
 BEROE
1020No, prence. I suoi confini
 ha la nostra virtù. N'arrischia il frutto
 chi quelli eccede. È l'abusarne ormai
 temerità. Fu cimentata assai.
 
    Bramai di salvarti;
1025già salvo ti vedo.
 Dal ciel più non chiedo;
 mi basta così.
 
    Vuoi grato mostrarti?
 Del duol tuo funesto
1030procura che questo
 sia l'ultimo dì. (Parte)