L’olimpiade (Pergolesi), libretto, Venezia, Rossetti, 1738

540   «Lascio a Lisetta cento ducati,
 quando marito ritroverà».
 
 LISETTA
 
 Era assai vecchio, questo si sa!
 
 ECCLITICO
 
    Povero vecchio, più nol vedrete!
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 Ahi che tormento che voi mi date.
 
 ECCLITICO
 
545Pronta è la dote, se la volete.
 
 CLARICE, LISETTA A DUE
 
 Mi fate ridere, mi consolate.
 
 A TRE
 
 Viva chi è vivo; chi morto è morto.
 Dolce conforto la dote sarà.
 
 Fine dell’atto primo
 
 Seque ballo del Maestro di scola fatto dal signor Carlo Bellutzi.
 
 
 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino delizioso in casa di Ecclitico, raffigurato nel mondo della luna, ove si rappresentano alcune stravaganze ordinate dall’astrologo per deludere Buonafede.
 
 BUONAFEDE che dorme sopra un letto de fiori. ECCLITICO travestito con abito capriccioso. ERNESTO ne’ suoi abiti
 
 ECCLITICO
 Ecco qui Buonafede
550nel mondo della luna. Egli ancor dorme
 e quando fia destato
 esser non crederà nel mio giardino
 ma nel mondo lunare
 fra le delizie peregrine e rare.
 ERNESTO
555Ma Flaminia e Clarice
 son del tutto avvisate?
 ECCLITICO
                                           Il tutto sanno
 e a ogni nostro disegno aderiranno.