Il prigionier superbo, libretto, Napoli, 1733

 SCENA PRIMA
 
 Reggia adornata di statue.
 
 ERICLEA, MICISDA
 
 ERICLEA
 Non può il cor d'Ericlea
 così vil tradimento,
 prence, soffrir. Saprò di sdegno armata
350vendicar l'alta offesa:
 saprò punir l'indegno.
 Premio della vendetta,
 d'Ericlea sarà il cor, la destra e 'l regno.
 MICISDA
 Al tuo sdegno, regina,
355servirà l'amor mio. Della mia vita
 disponi pur. Rimiro già in Metalce
 la tua beltà schernita. Io sono accinto
 ad eseguire i tuoi cenni.
 Vedrai chi t'ingannò punito e vinto.
 ERICLEA
360Nel mio grave periglio
 a te ricorro, o duce, e allorché chiede
 la vendetta il mio cor, t'offre mercede.
 MICISDA
 Mi basti il tuo voler, così vedrai
 di fervido desir l'anima accesa
365farsi di sé magior ne l'ardua impresa.
 Così se non la sai,
 di Micisda la fé conoscerai.
 
    Se il tuo bel labro
 chiede vendetta,
370già mi diletta
 la crudeltà.
 
    Se poi mercede
 promette il core,
 è il mio furore
375necessità.