Il prigionier superbo, libretto, Napoli, 1733

 SCENA IX
 
 Portici alla gotica della reggia di Metalce e da un lato parte della città.
 
 Al suon di trombe e tamburi si vedranno scorrer fuggitive per entro i su scritti portici alcune schiere norveggie incalzate da’ Goti: entrati che saranno, verrà fuori MICISDA con spada nuda in mano, indi ERICLEA
 
 MICISDA
 Avverso ciel! nemica sorte! stelle,
 deh! perché permettete,
 che de' Goti superbi
 oggi trionfi la baldanza audace?
 ERICLEA
990Micisda, tu qui solo?
 MICISDA
                                         Ah! siam perduti:
 vedi fuggir le nostre schiere!
 ERICLEA
                                                       Ah! dove,
 dove son, giusti numi, i vostri aiuti?
 MICISDA
 Ma Viridate, e Sostrate,
 liberi già conducono altre schiere:
995vado a incontrarli. (Entra)
 ERICLEA
                                     O dei!
 Voi guidate il lor braccio e i desir miei. (Si ritira)
 
 Verranno da una parte in scena i trionfanti Goti, fugando i Norveggi. Indi dall’altra usciranno condotti da SOSTRATE, e VIRIDATE, con Micisda altre schiere norveggie, che attaccheranno i Goti, i quali dopo il combattimento rimarranno vinti da’ Norveggi: Viridate e Micisda entreranno combattendo con due Goti: indi Sostrate battendosi con METALCE
 
 SOSTRATE
 Invan resisti al mio furor.
 METALCE
                                                  Cadrai
 superbo a questo piè. (Dopo qualche azione cadrà Metalce; e Sostrate venendoli sopra verrà alla presa, e puntandogli la sua spada nel petto, gli dirà)
 SOSTRATE
                                           Cedi quel ferro,
 o nel tuo sangue indegno...
 METALCE
                                                   Ah! numi ingiusti!
1000Cedo al vostro furor. (Cede il brando in mano a Sostrate)
 ERICLEA
                                         Già l'empio è oppresso.
 SOSTRATE
 Olà! fra lacci avvinto
 sia l'inumano. (Le guardie incatenano Metalce)
 VIRIDATE
                              Sostrate, abbiam vinto.
 METALCE
 (Fier destin!)
 SOSTRATE
                            Dell'iniquo
 usurpator di mia corona, vedi!
1005come freme l'orgoglio? (Mostrandoli Metalce)
 VIRIDATE
                                             Impara, indegno,
 a rapir l'altrui spose.
 SOSTRATE
                                         E l'altrui regno.
 
    Pur cadesti alfin dal soglio:
 pur ti vedi, o mostro altero
 prigioniero a questo piè.
 
1010   Pria superbo di tua sorte,
 dispietato e pien d'orgoglio
 minacciavi a me la morte:
 or la morte avrai da me.