Li prodigi della divina grazia, libretto, Roma, Zempel, 1742 (La conversione di San Guglielmo duca d’Aquitania)

 render lieta e felice
990con i vostri sponsali ancor Clarice.
 ECLITTICO
 Eccomi, pronto io sono;
 e della destra sua sospiro il dono.
 LISETTA
 Clarice, il prenderete?
 CLARICE
                                            E perché no?
 Anzi con tutto il cor lo prenderò.
 ECLITTICO
995Ecco la mano e con la mano il core. (Si danno la mano)
 A DUE
 Oh felice fortuna! Oh lieto amore!
 BUONAFEDE
 Cara la mia figliuola,
 nel vederti contenta mi consola. (Abbraccia Clarice)
 LISETTA
 (Caro Cecchino, gliel’abbiam ficcata). (Ridendo)
 CECCO
1000(Meglio non puole andar di quel che è andata).
 LISETTA
 (Gliene vo’ fare un’altra). Andate, o sposi.
 È tempo già di contemplar dappresso
 le lunatiche sfere;
 e faccia l’uno all’altra da bracciere. (Flaminia, Clarice, Ernesto ed Eclittico partono)
 CECCO
1005Buonafede, che dite?
 Siete di ciò contento?
 BUONAFEDE
                                          Anzi ho piacere
 che sian le mie figliuole maritate.
 LISETTA
 Ho caro che voi stesso l’approvate.
 Adesso, affinché tutti sien contenti,
1010scieglietevi una sposa a vostro gusto.
 CECCO
 Il comando imperiale è molto giusto.
 LISETTA
 
    Grandi amici vi farete
 bella moglie se prendete;
 non è vero? Sì signor;
1015buoni amici e forse più.
 
 CECCO
 
    Quando siete maritato,
 un amico sviscerato
 vi sarò; e ancor di più
 buon amico e protettor.
 
 LISETTA
 
1020   Più buon sposin...
 
 CECCO
 
 Più buon sposon...
 
 A DUE
 
 Non fu, non v’è.
 
 LISETTA
 
    Chi più felice!
 
 CECCO
 
 Chi più contento!
 
 LISETTA
 
1025Sarà di voi?
 
 CECCO
 
 Di voi sarà?
 
 LISETTA
 
 Lalara lalara la.
 
 CECCO
 
 Zuruzu zuruzu zu.
 
 SCENA III
 
 BUONAFEDE
 
 BUONAFEDE
 Vado in questo momento
1030una sposa a cercar. Ma dove averla
 come la mia Lisetta?
 Di buon cuor, di giudizio e graziosetta?
 Difficile sarà. Pur ne voglio una
 e l’averò nel mondo della luna.
1035Ognun qui fa all’amor. Aman le belve,
 amano i pesci ed amano gli augelli,
 le pecore e gli agnelli,
 amano i cani e i gatti;
 e quei che amar non san, son tutti matti.
 
1040   Quando gli augelli cantano,
 amor gli fa cantar;
 e quando i pesci guizzano,
 amor gli fa guizzar.
 
    La pecora, la tortora,
1045la passera, la lodola
 amor fa giubilar.
 Oh che piacere amabile!
 Oh che gustoso amar!
 
 SCENA IV
 
 CLARICE, poi ECLITTICO