Li prodigi della divina grazia, partitura ms. GB-Lbl (La converzione di San Guglielmo)

 Credi, che in queste spoglie
 non ti conosca, insidiator bugiardo?
 DEMONIO
360A conoscerti anch'io non fui sì tardo.
 ANGELO
 Che speri dall'inganno?
 DEMONIO
 Spero il trionfo mio, spero il suo danno.
 ANGELO
 Guglielmo è già pentito.
 DEMONIO
                                               Io nulla curo.
 Vedrò se il ciel permetta
365tanta malvagità senza vendetta.
 ANGELO
 Non si vendica il ciel con chi si pente:
 chi si duol dell'error, torna innocente.
 DEMONIO
 Questo è giustizia poi?
 Pecca l'uom tante volte, e questo è poco!
370Peccammo noi, siam condannati al fuoco!
 ANGELO
 Se ti pentivi, degno
 stato saresti di perdono.
 DEMONIO
                                               Io vile
 stimai il pentimento
 al mio spirto sublime.
375Si penta l'uom, fango infelice e umile.
 ANGELO
 Chi misero tu credi
 occupa le tue sedi.
 DEMONIO
 Questo è il più crudo mio fiero cordoglio.
 Odiar l'uomo, e chi 'l fé, sempre mai voglio.
 ANGELO
 
380   Fremi pur quanto vuoi,
 spiega gli affanni tuoi:
 ma tu sei fabro solo
 di quell'eterno duolo,
 che mai s'estinguerà.
 
385   Il tuo superbo orgoglio,
 ti discacciò dal soglio;
 ed or tra le catene
 piangi il perduto bene,
 piangi la libertà.