L’Arcadia in Brenta, libretto, Venezia, Fenzo, 1749 (Crema)

 SCENA PRIMA
 
 Camera.
 
 FABRIZIO, poi LAURETTA
 
 FABRIZIO
 Ohimè! Dove m'ascondo?
 Ohimè, che son andato in precipizio.
 Povera Arcadia! Povero Fabrizio!
 È finito il denaro;
1115è venduto il vendibile. Ogni cosa
 alfin s'è terminata il giorno d'ieri
 e non v'è da mangiar pei forastieri.
 Oh sorte! Oh cielo! Oh fato!
 Io non so che mi far, son disperato.
 LAURETTA
1120Signor Fabrizio d'ogni grazia adorno,
 io gli auguro buongiorno.
 FABRIZIO
 Grazie a vusignoria.
 LAURETTA
 Che mai ha, che mi pare
 alterato un tantin?
 FABRIZIO
                                     Mi duole il capo.
 LAURETTA
1125Me ne dispiace, anch'io
 mi sento nello stomaco aggravata.
 Beverei volentier la cioccolata.
 FABRIZIO
 (La solita campana).
 LAURETTA
                                        Vuol far grazia
 d'ordinarla in cuccina.
 FABRIZIO
1130(Certo tu non la bevi stamatina).