Semiramide, libretto, Torino, Zappata, 1742

 SCENA XV
 
 MIRTEO
 
 MIRTEO
 D'un indomito scita
 barbari sensi! Ei minor pena crede
 meritar la sventura
590che tollerarla; e da un'indegna frode
 spera felicità. Se a questo prezzo
 la destra di Tamiri
 solo acquistar si può, sia d'altri. Ed io
 privo dell'idol mio
595che mai farò? N'andrò ramingo e solo
 in solitarie sponde
 rammentando il mio duolo all'aure, all'onde.
 
    Rondinella, a cui rapita
 fu la dolce sua compagna,
600vola incerta, va smarrita
 dalla selva alla campagna
 e si lagna intorno al nido
 dell'infido cacciator.
 
    Chiare fonti, apriche rive
605più non cerca, al dì s'invola,
 sempre sola e finché vive
 si rammenta il primo amor.