L’Arcadia in Brenta, libretto, Milano, Malatesta, 1750

 SCENA IV
 
 ROSANNA, GIACINTO, FABRIZIO e FORESTO
 
 FABRIZIO
 Io rimango incantato.
 FORESTO
 Signor, che cosa è stato?
 Se comanda seder, si serva pure.
185Oh questa sì ch'è bella!
 Io non voglio star senza pastorella. (Contrafacendo Fabrizio)
 FABRIZIO
 Ancor voi mi burlate?
 FORESTO
 Io burlarvi? Pensate.
 Siete l'amico mio più fido e caro.
190Ma se manca il denaro,
 vi giuro in fede mia
 che tutti se n'andiamo in compagnia. (Parte)
 FABRIZIO
 Andate col malan ch'il ciel vi dia.
 Ma, signora Rosanna,
195che dite voi! Che dite voi, Giacinto,
 del parlar di Lauretta!
 GIACINTO
                                           E non vedete
 ch'ella si prende spasso?
 FABRIZIO
 Corpo di satanasso,
 cospettonon di Bacco,
200se me n'ha dette un sacco!
 ROSANNA
 Eppure il di lei sdegno
 parmi d'amore un segno.
 La femina talora
 scaltra finge odiar quel che più adora.
 FABRIZIO
205Possibile che m'ami
 e così mi strappazzi?
 ROSANNA
                                         Io ve lo giuro,
 statene pur sicuro.
 Più volte l'amor suo m'ha confidato.
 Arde per voi.
 FABRIZIO
                           Che amor indiavolato!
 GIACINTO
210È ver? (Piano a Rosanna)
 ROSANNA
                 (Mi prendo spasso). (A Giacinto)
 Sapete la cagione (A Fabrizio)
 ch'or la rese furiosa?
 Perch'è di me gelosa.
 FABRIZIO
                                         Or la capisco.
 Ma che motivo ha mai
215d'ingelosir di voi?
 ROSANNA
                                    Gli affetti miei
 ho confidati a lei.
 FABRIZIO
 Dunque voi pur mi amate?
 ROSANNA
 Purtroppo è ver.
 FABRIZIO
                                 Bellezze fortunate! (Toccandosi il viso)
 Giacinto, che ne dite?
220Forse v'ingelosite?
 GIACINTO
                                     Niente affatto.
 Io non sono sì matto,
 s'ella v'ama, signor, io vado via,
 che non voglio impazzir per gelosia.
 
    D'un core amante
225è gran follia
 per gelosia
 languir, penare,
 senza cercare
 almen pietà.
 
230   Se un vago oggetto
 di me si stanca,
 io non m'adiro,
 io non sospiro,
 che non mi manca
235altra beltà.