Semiramide, libretto, Stoccarda, Cotta, 1762

 FILIBERTO
 
 Chi mi brama?
 
 PASQUINO
 
                               È un cavaliere.
 
 FILIBERTO
 
 Vada via, ritornerà.
 
 PORPORINA, PASQUINO A DUE
 
450(Ed ancor non se ne va?) (Fra loro)
 
    Sì signor, glielo diremo. (Verso la scena)
 
 FILIBERTO
 
 Con chi dite?
 
 A DUE
 
                            Una parola, (A Filiberto)
 una cosa sola sola
 vi vuol dire e se ne va.
 
 FILIBERTO
 
455Oh che pena!
 
 A DUE
 
                            (Se ne va). (Fra loro)
 
 FILIBERTO
 
 Oh che rabbia! (Parte)
 
 A DUE
 
                                (Se ne va). (Fra loro come sopra)
 
 PORPORINA, PASQUINO A DUE
 
    Se n’è andato, se n’è andato.
 E lo scrigno è spalancato. (Rubano due borse)
 Prendi, prendi, piglia, piglia.
460Presto, presto, ch’egli è qua. (Filiberto torna)
 
 FILIBERTO
 
    Cosa fate?
 
 A DUE
 
                         Niente, niente. (Nascondono le due borse e se n’accorge)
 
 FILIBERTO
 
 Cos’è questo?
 
 A DUE
 
                            Nulla, nulla.
 
 FILIBERTO
 
 Vo’ vedere. (Vogliono nasconderle sotto il grembiale)
 
 PORPORINA
 
                         A una fanciulla?
 
 FILIBERTO
 
 Vo’ toccare. (In tasca)
 
 PASQUINO
 
                         Ad un zitello?
 
 FILIBERTO
 
465Birboncello! L’ho trovato. (Trova la borsa)
 Disgraziata, m’hai rubato. (Fa lo stesso)
 Presto andate via di qua.
 
 PORPORINA
 
    Io non sono.
 
 PASQUINO
 
                             È stata lei.
 
 FILIBERTO
 
 Sei bugiardo, ardita sei.
 
 PORPORINA, PASQUINO A DUE
 
470Perdonate per pietà.
 
 FILIBERTO
 
 Presto andate via di qua.
 
 Fine dell’atto primo
 
 
 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera come prima.
 
 AURELIA e CORNELIO
 
 AURELIA
 Anderà ben, benissimo,
 con quattro paroline io l’ho incantato.
 È di me innamorato,
475la dote mi farà.
 CORNELIO
                               Come facesti
 a tirarlo in la rete?