Semiramide, libretto, Stoccarda, Cotta, 1762

 SCENA V
 
 SEMIRAMIDE e MIRTEO
 
 MIRTEO
 Vedi quanto son io
630sventurato in amore; un tal rivale
 a me si preferisce.
 SEMIRAMIDE
                                     A tuo favore
 tutto farò. Ti bramerei felice.
 MIRTEO
 Come goder mi lice
 la tua pietà?
 SEMIRAMIDE
                          Ti meravigli, o prence,
635perché il mio cor non vedi.
 Va': più caro mi sei di quel che credi.
 MIRTEO
 Ah se pietà per me senti nel core,
 non temo del mio ben tutto il rigore (Parte)