Semiramide, libretto, Stoccarda, Cotta, 1762

 CENA VII
 
 TAMIRI e MIRTEO
 
 TAMIRI
 (S'impedisca il cimento,
 si voli al re). (In atto di partire)
 MIRTEO
                           Così mi lasci? Almeno
970guardami ingrata e parti.
 TAMIRI
 Mirteo non lusingarti. Io ben conosco
 tutti i meriti tuoi: quando io ti deggio
 in faccia al mondo intiero
 sempre confesserò: saprò serbarti
975per fin ch'io viva un'amistà verace.
 Ma Scitalce mi piace,
 sol per lui di catene ho cinto il core.
 MIRTEO
 Ma la ragion?
 TAMIRI
                            Ma la ragione è amore (Parte)
 
    D'un genio che m'accende
980tu vuoi ragion da me?
 Non ha ragione amore
 o se ragione intende,
 subito amor non è.
 
    Un amoroso foco
985non può spiegarsi mai.
 Di' che lo sente poco
 chi ne ragiona assai,
 chi ti sa dir perché. (Parte)