Semiramide, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1771

 SCENA IV
 
 TAMIRI, MIRTEO, IRCANO e SCITALCE
 
 SCITALCE
 Che vidi! Che ascoltai! (Fra sé)
 Semiramide vive!
 Ma non l'uccisi io stesso?
135O sognavo in quel punto o sogno adesso.
 TAMIRI
 Sì pensoso, o Scitalce? Ami o non ami?
 Sprezzi o brami i miei lacci?
 Da lunge avvampi e da vicino agghiacci?
 SCITALCE
 Perdonami, o Tamiri,
140se tu sapessi... Oh dio!
 TAMIRI
                                            Parla.
 SCITALCE
                                                         Se parlo,
 più confusa ti rendo.
 TAMIRI
 O tutto mi palesa o nulla intendo.
 SCITALCE
 
    Vorrei spiegar l'affanno,
 nasconderlo vorrei;
145e mentre i dubbi miei
 così crescendo vanno,
 tutto spiegar non oso,
 tutto non so tacer.
 
    Sollecito, dubbioso,
150penso, rammento e vedo
 e agli occhi miei non credo,
 non credo al mio pensier. (Parte)