Il trionfo di Clelia, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1774

 SCENA XIV
 
 TARQUINIO solo
 
 TARQUINIO
650Ma qual mai sì possente
 incognita magia tutto a costei
 dà l'impero di me! Fin co' disprezzi
 costei m'inspira amor! E se Porsenna,
 rotta la tregua or la rendesse! Ah questo
655colpo s'eviti. Andiamo
 Clelia a rapir... Che fai Tarquinio! È d'uopo
 prepararsi all'impresa. Armi e destrieri
 per trafugar la preda in loco ascoso
 vadansi prima a radunar... Ma intanto
660se Porsenna eseguisse... È vero. A lui
 prima conviene... Ah mentre a un rischio accorro,
 l'altro trascuro; e in due
 dividermi non posso. Ecco il riparo.
 Avverta un foglio il mio fedele; e mentre
665ei s'appresta al bisogno, al re poss'io
 volar frattanto. Ardua è l'impresa; e forse
 della sorte al favor troppo io mi fido;
 ma chi trema del mar dorma sul lido.
 
    Non speri onusto il pino
670tornar di bei tesori,
 senza varcar gli orrori
 del procelloso mar.
 
    Ogni sublime acquisto
 va col suo rischio insieme;
675questo incontrar chi teme
 quello non dee sperar.
 
 Fine dell’atto secondo