Il trionfo di Clelia, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1774

 SCENA III
 
 LARISSA sola
 
 LARISSA
 Oh dio! Già dal mio sguardo
 si dileguò. Misera Clelia! Ah forse
 perì la sventurata.
 Anima scellerata
795per te... Dov'è? Partì. La mia presenza
 l'iniquo non sostenne. Eppur di queste
 anime immonde è per lo più la sorte
 tenera protettrice. Ecco si perde
 con Clelia il foglio accusator che tanti
800fervidi voti a me, che tanta cura
 al mio Mannio costò, perché non possa
 esser convinto il traditor. Ma quando
 santi numi una volta
 quando sarà che a fronte
805del vizio ognor trionfatore invitto
 la povera virtù non sia delitto?
 
    Ah ritorna età dell'oro
 alla terra abbandonata,
 se non fosti imaginata
810nel sognar felicità.
 
    Non è ver; quel dolce stato
 non fuggì, non fu sognato;
 ben lo sente ogni innocente
 nella sua tranquillità. (Parte)