Il trionfo di Clelia, libretto, Lisbona, Stamperia Reale, 1774

 infelici sembianze. Io l’allettai;
 io lo sedussi; io gli turbai la mente.
790Se mai non mi vedeva, era innocente.
 AMASI
 D’un figlio contumace
 invan la tua pietà...
 BEROE
                                      No, contumace,
 mio re, non è. Conosco
 per lungo uso quel cor. T’ama, t’onora.
795Non son gli eccessi suoi ch’ultimi sforzi
 d’un moribondo amor.
 AMASI
                                            M’onora e m’ama
 ei che ad esser mi astringe
 o fiero padre o ingiusto re? Potea
 forse ignorar che una sua colpa sola
800m’avrebbe oppresso? Il sol dolor d’un padre
 tenero al par di me gl’impeti suoi
 raffrenar non dovea? Quest’è l’amore?
 Quest’è il rispetto? Ah questo
 è il disprezzo più atroce;
805quest’è l’odio più nero,
 questo...
 SAMMETE
                   No, padre mio, no; non è vero.
 Di rispetto, d’amore
 qual più da me ti piace
 dura prova dimanda.
810Ma il mio tesoro, oh dio!
 Ma Beroe abbandonare? Ah padre, io l’amo,
 io non amai che lei;
 ella è tutto per me. Se lei mi togli...
 AMASI
 Custodi, olà, traete (Sammete è incatenato)
815al suo carcere il reo.
 BEROE
                                       Pietà, signore.
 SAMMETE
 Sulla paterna man...
 AMASI
 Parti. (L’evita senza sdegno)
 SAMMETE
               Ah concedi al mio dolor verace