L’Arcadia in Brenta, libretto, Verona, Saracco, 1752

 SCENA IX
 
 Madama LINDORA, poi GIACINTO
 
 LINDORA
 Povero conte! Al certo mi fa ridere.
 GIACINTO
 Madama, siete attesa.
 Avete di già intesa
 la disgrazia dell'ospite compito
1275che per la bell'Arcadia è già fallito.
 Rosana, che non lungi ha la sua villa,
 tutti seco c'invita;
 colà l'Arcadia unita
 sarà con più giudizio
1280e con noi condurremo anco Fabrizio.
 LINDORA
 Oh povero Fabroni!
 Me ne dispiace assai. Ma non ci penso.
 Non vo' prendermi affanno,
 s'egli è stato un cocal, sarà suo danno.
 
1285   Non voglio affanni al core,
 non vuo' pensar a guai,
 non ci ho pensato mai
 e non ci penserò.
 
    Io son d'un certo umore
1290che par che mesta sia
 e pur malinconia
 dentro il cor mio non ho. (Parte)