L’Arcadia in Brenta, libretto, Bologna, Pisarri e Primodì, 1753 (Faenza)

 SCENA PRIMA
 
 FABRIZIO e poi LAURETTA, indi LINDORA
 
 FABRIZIO
 Ohimè dove m'ascondo!
 È finito il denaro
 e si è venduto tutto, il giorno d'ieri,
 e non v'è da mangiar pei forestieri.
845Oh sorte! Oh cielo! Oh fato!
 Io non so che mi far, son disperato...
 LAURETTA
 Signor Fabrizio d'ogni grazia adorno,
 io gli auguro buongiorno...
 LINDORA
 Signor Fabrizio amabile e garbato
850ella sia il ben levato.
 LAURETTA
 Beverei volontier la cioccolata...
 LINDORA
 La mia colazioncina praticata.
 FABRIZIO
 (La solita campana!)
 LAURETTA
                                         Vuol far grazia?
 FABRIZIO
 (Certo tu non la bevi).
 LINDORA
                                           Favorisce?
 FABRIZIO
855E in che consiste questa colazione!
 LINDORA
 Per esempio un piccione,
 due quaglie, una pernice, un francolino
 e una mezza bottiglia di buon vino.
 FABRIZIO
 Mia cara madamina
860io vi posso esibir la polentina.
 LINDORA
 Sentite, tante e tante
 che fan le schizignose più di me
 mangian la polentina se ve n'è.