L’Arcadia in Brenta, libretto, Bologna, Pisarri e Primodì, 1753 (Faenza)

 SCENA V
 
 LINDORA e GIACINTO
 
 LINDORA
 Povero conte! Al certo mi fa ridere...
 GIACINTO
960Madama siete attesa,
 avrete di già intesa
 la disgrazia dell'ospite compito
 che per la bella Arcadia è già fallito.
 Rosanna, che non lungi ha la sua villa,
965tutti seco c'invita.
 Collà l'Arcadia unita
 sarà con più giudizio
 e con noi conduremo anche Fabrizio.
 LINDORA
 Oh povero Fabroni
970me ne dispiace assai,
 ma non vo' tormi affanno,
 s'egli è stato bagian sarà suo danno.
 
    Non voglio affanni al core,
 non vuo' pensare a guai,
975non ci ho pensato mai
 e non ci penserò. (Parte)