L’Arcadia in Brenta, libretto, Cremona, Ricchini, 1754

 SCENA VIII
 
 FABRIZIO, poi FORESTO
 
 FABRIZIO
 Si contenga chi può. Corpo del diavolo
840non ne potevo più.
 FORESTO
                                     Signor Fabrizio,
 il prencipe d'Arcadia ha comandato
 che dobbiam recitar all'improvviso
 stassera una commedia.
 FABRIZIO
                                               Io non ne so.
 FORESTO
 Non temete, ch'io vi concerterò.
845Son io destinato
 a far da innamorato;
 da innamorata dovrà far madama,
 Lauretta fa la serva; il nostro conte
 farà da genitore
850e voi dovete far da servitore.
 FABRIZIO
 Da servitor?
 FORESTO
                          Cioè la parte buffa.
 FABRIZIO
 Il buffo dovrò far? Quest'è un mestiere
 che è difficile assai,
 per far rider i pazzi
855non vi vuol grand'ingegno
 ma far rider i savi è grand'impegno.
 FORESTO
 Già s'avvanza la notte,
 andatevi a vestir, ch'io venirò.
 FABRIZIO
 Farò quel che potrò;
860mi dispiace il parlar all'improvviso.
 Se fosse una commedia almen studiata,
 si potrebbe salvar il recitante,
 dicendo che il poeta è un ignorante. (Parte)