L’Arcadia in Brenta, libretto, Milano, Ghislandi, 1758 (Novara)

 SCENA X
 
 GIACINTO e ROSANA
 
 ROSANA
1245Giacinto, il tutto è pronto.
 Preparato è il burchiello.
 Mandati avanti ho i servitori miei,
 che veniste voi meco io bramerei.
 GIACINTO
 Non ricuso l'onor che voi mi fate.
 ROSANA
1250Anzi, se non sdegnate,
 quando nella mia casa voi sarete,
 io farovi padron e disporrete.
 GIACINTO
 Io, Rosana, perché?
 ROSANA
                                       Perché se veri
 son quei detti di ieri...
1255Basta, di più non dico.
 GIACINTO
 Sì, mia cara, v'intendo
 e da voi sol la mia fortuna attendo.
 
    Luci vezzose amabili
 che mi feriste il cor,
1260labbra vermiglie e tenere
 che m'ispiraste amor,
 nell'adorarvi ognor
 fido sarò così.
 
    E qual nel primo dì
1265voi mi piagaste il sen
 da voi sperar convien
 la pace al mio dolor.
 
    Cara, t'adoro e sei
 la mia speranza ancor.