L’Arcadia in Brenta, libretto, Presburgo, Landerer, 1759

 SCENA V
 
 FABRICCIO, poi FORESTO
 
 FORESTO
370Di voi per l'appunto cercavo.
 FABRIZIO
 Cosa da me volete?
 FORESTO
 Ascoltatemi ben signor Fabriccio,
 il conte ha commandato
 di fare questa sera una commedia.
375Rosana prima donna,
 Laureta fa la serva,
 il conte innamorato,
 io fo da genitore
 e voi dovete far da servitore.
 FABRIZIO
380Da servitore?
 FORESTO
                            Sì, da servitore.
 FABRIZIO
 Ma io non saprò fare,
 mi dovete insegnare.
 FORESTO
 Non dubitate, vi daremo lezione,
 basta che seguitiate la finzione.
 
385   La mattina in cuccina a buonora
 chi gira di qua, chi gira di là,
 sgridan tutti di dentro e di fuora:
 «Chiocolata portate, portate cafè,
 portatemi un brodo, portatemi un tè».
390E si trattan con gran nobiltà
 e intanto lo sciocco in malora sen va.
 
    Tutti mangiano, tutti bevono,
 tutti vogliono, chiedon tutti
 e non sanno che a denti asciutti
395presto presto si resterà.
 
 CINTIO
 Sentimi Pulcinella.
 PULCINELLA
                                      Eccome cà.
 CINTIO
 Batti tu a quella porta.
 PULCINELLA
 A quale porta?
 CINTIO
                              A quella.
 PULCINELLA
 A chissa... Io non la viedo.
 CINTIO
400Finger dei che vi sia,
 in un quadro si batte o in una sedia
 come i comici fanno alla commedia.
 PULCINELLA
 Aggio caputo. Ma famme na grazia,
 perché da tozzolare aggio alla porta?
 CINTIO
405Perché della mia bella
 voglio godere il ragio.
 PULCINELLA
                                          Ma se qualcuno,
 quanno ho batuto io, batesse a me?
 CINTIO
 Fallo, non dubitar, io son per te.
 PULCINELLA
 Oh de casa.
 COLOMBINA
                        Chi batte?
 PULCINELLA
                                              Songo io.
 COLOMBINA
410Serva sua, padron mio.
 CINTIO
                                             Chi siete voi,
 quella giovine bella?
 COLOMBINA
 Io sono Colombina Menarella.
 CINTIO
 Di Diana cameriera?
 COLOMBINA
 Per servir vusustrissima.
 CINTIO
415Deh fatemi il piacere,
 chiamatela di grazia.
 COLOMBINA
                                         Ora la servo.
 PULCINELLA
 Sienteme pecciarella,
 vienece ancora tu
 ch'a si deverteriemo fra di nuie.
 COLOMBINA
420Sì sì questa è l'usanza,
 se il padron con la padrona
 insiem fanno l'amore,
 fa l'amor con la serva il servitore.
 
    Il padron con la padrona
425fan l'amor con nobilità.
 Noi andiamo giù alla moda
 senza tanta civiltà.
 
    Dicon quelli: «Idolo mio,
 penno, moro, smanio anch'io».
430Noi diciam senz'altre pene:
 «Mi vuoi ben, ti voglio bene»
 e facciamo presto presto
 tutto quel che s'ha da far.
 
 CINTIO
 Ecco della mia bella
435il sol che m'innamora.
 PULCINELLA
 Con essa viene Menarella ancora.
 CINTIO
 Adorato mio nume,
 mia stella rillucente,
 eccovi a piè prostrato
440l'idolatrante ed il più fido amante.
 PULCINELLA
 Dolce mia Menarella me siento
 liquefar per te la coratella.
 COLOMBINA
 Caro Pulicinella
 per te tutta sarà la Menarella.
 DIANA
445Mio tesoro, mia vita,
 Cintio, mio solo amore,
 tutta vostra son io, siete il mio core.
 CINTIO
 
    Vezzosetta mia diletta.
 
 PULCINELLA
 
 Menarella mia caretta.
 
 DIANA
 
450Cintio caro, Cintio mio.
 
 COLOMBINA
 
 Pulcinella bello mio.
 
 A DUE
 
 Che contento, che dilleto.
 
 TUTTI QUATTRO
 
 Vien mio bene a questo petto
 ch'io ti voglio un po' abbraciar.
 
 PANTALONE
 
455   Olla olla, cosa feu?
 Abbrazai? Cagadonai,
 via caveve via de qua.
 
 DIANA
 
    Io m'inchino al genitore.
 
 COLOMBINA
 
 Serva sua signor padrone.
 
 CINTIO
 
460Riverisco mio signore.
 
 PULCINELLA
 
 Te son schiavo, Pantalone.
 
 PANTALONE
 
 El ziradonarve a torno,
 tutti andeve a far squartar.
 
 CINTIO
 
    Vuol ch'io vada.
 
 PANTALONE
 
                                   Mi ve mando.
 
 PULCINELLA
 
465Vado anch'io.
 
 PANTALONE
 
                            Mi v'ho mandao.
 
 CINTIO
 
 Anderò con la mia bella.
 
 PULCINELLA
 
 Anderò con Menarella.
 
 A DUE
 
 Io contenta venirò.
 
 PANTALONE
 
 Via, tolé sto canelao.
470Con le putte? O questo no.
 
 DIANA
 
    Signor padre per pietà.
 
 COLOMBINA
 
 Signor padron, per carità.
 
 CINTIO
 
 Deh vi supplico ancor io.
 
 PULCINELLA
 
 Pantalon, padrone mio.
 
 PANTALONE
 
475Duro star non posso più,
 via mattazzi levé su.
 
 TUTTI QUATTRO
 
    Io vi prego.
 
 PANTALONE
 
                           Zitto zitto là.
 
 TUTTI QUATTRO
 
 Vi scongiuro.
 
 PANTALONE
 
 Zitto, zitto vegnì qua.
 
480   Cari fioi deve la man,
 alla fin son venezian,
 m'avé mosso a compassion.
 
 TUTTI
 
 Viva viva Pantalon.
 
    Viva viva quel diletto,
485viva viva il dolce affetto
 che produce un vero amor,
 che consola il nostro cor.
 
 Fine