L’Arcadia in Brenta, libretto, Monaco di Baviera, Thuille, 1760

 SCENA IX
 
 Madama LINDORA, poi il conte BELLEZZA
 
 LINDORA
 Dove Laura e Fabrizio,
 dove mai sono?
330Vorrei seder un poco.
 Chi è di là? V'è nessuno?
 CONTE
 Madam, vi son io.
 LINDORA
 Da sedere... Oh perdoni;
 non l'avevo osservato.
 CONTE
335A tempo son arrivato. (Gli dà la sedia)
 S'accomodi.
 LINDORA
                         Mi scusi...
 CONTE
 Anzi al provido ciel le grazie io mando,
 perché degno mi fa di suo commando.
 LINDORA
 (Non vuo' divertimenti,
340perdo la congiontura
 con questo, original caricatura).
 Ma chi è lei, mio signore?
 CONTE
 Son il conte Bellezza,
 un vostro servitore,
345obligato, divoto e profondissimo.
 LINDORA
 Anzi mio padronissimo.
 CONTE
 Deh mi conceda l'alto onor sovrano
 di poterle baciar la bianca mano.
 LINDORA
 Ahi!
 CONTE
            Cos'è stato?
 LINDORA
350Voi m'avete toccato
 con troppa confidenza.
 CONTE
 Leggerissimamente
 alzo la lattea delicata mano
 e con l'avida bocca...
 LINDORA
355No no, che se mi tocca
 l'acuto pelo che vi spunta al mento,
 mi vedrete cadere in svinemento.
 CONTE
 Lo farò con tal arte
 che voi ne stupirete;
360siate pietosa, oh dio, se bella siete.
 LINDORA
 (Rider mi fa).
 CONTE
                             Prostrato,
 mia bella, al vostro piede,
 vi domando pietà, grazia, mercede.
 LINDORA
 Via, prendete la mano.
 CONTE
365Cara man...
 LINDORA
                         Piano, piano.
 CONTE
 Ancor non l'ho toccata.
 LINDORA
 L'avete con il fiato un po' alterata.
 CONTE
 Andrò cauto anche in questo.
 Lasciate...
 LINDORA
                      (Son stanca).
 CONTE
370Riposate la man sovra il mio braccio.
 LINDORA
 Che ruvido pannaccio!
 CONTE
 Vi porrò il fazzoletto.
 LINDORA
 Non mi par troppo netto.
 CONTE
 Dunque che far dovrò?
 LINDORA
375Non saprei.
 CONTE
                         Ah madama, io morirò.
 LINDORA
 Vi vorrei compiacer ma non vorrei
 che la mia compassione...
 CONTE
 Trovata ho una invenzione
 che non vi spiacerà. La bella mano
380alzate da voi stessa
 e mentre ella s'appressa al labbro mio,
 il labbro inchino e me gl'accosto anch'io.
 LINDORA
 Mi contento.
 CONTE
                          Sian grazie al cielo, al fato,
 generosa madama, io son beato,
385eccomi, alzate un poco.
 Ancora un poco più.
 LINDORA
                                       Non mi stancate.
 CONTE
 Ma se non vi fermate
 per un momento solo...