L’Arcadia in Brenta, libretto, Bonn, Stamparia delle Loterie, 1771

 SCENA IV
 
 FORESTO e detti
 
 FORESTO
 Signor Fabrizio.
 FABRIZIO
                                 Ebben, che c'è di nuovo?
 FORESTO
 È un'ora che vi cerco e non vi trovo.
 Dove diavolo è
1150il rosolio, il caffè?
 Giacinto ne vorria, Rosana il chiede
 e un cane che lo porti non si vede.
 FABRIZIO
 Oh cancaro, mi spiace! Presto presto,
 Pancrazio, dove sei? (Viene il servo)
1155Apri l'orecchio bene.
 Servi questi signor come convienne.
 
 Aria
 
    A Lauretta la sua cioccolata,
 a madama un tazzin di ristoro,
 il rosolio a quegli altri e il caffè.
1160Poi farai una torta sfogliata.
 (Zitto... ascolta). Farai un pasticcio.
 (Zitto, dico. Non dir: «Non ve n'è».
 
    Già lo so tutto quel che vuoi dire.
 Non v'è robba, non v'è più denaro.
1165Non importa; sta' chetto, l'ho caro.
 Tai pensieri non toccan a te). (Parte col servo)