Achille in Sciro, libretto, Roma, Corradi, 1771

 SCENA XV
 
 ACHILLE solo.
 
 ACHILLE
 Ma che fo? Dove son? Ah quale gelo
 mi serpe in ogni fibra! Ah del mio bene
 dovrò dunque con pace
370restar privo e tacer! No, no; finora
 l'affronto tollerar seppi abbastanza
 e i giusti dubbi miei
 se avverarsi vedrò... ah, in quell'istante
 farò per mia vendetta
375quanto un deluso amor può in tale stato
 suggerir di funesto a un disperato.
 Che dissi? Ahime!... Ah quali mai son questi
 trasporti di furor!... Dell'idol mio
 so la fè, le promesse... Ormai tacete.
380Importuni sospetti... e voi cessate
 vane furie gelose
 di lacerarmi il cor... ma... oh dio... il rivale
 ma il genitor intanto
 potrian sedurla... ah che in sì fier contrasto
385che fanno entro il mio sen speme e timore,
 si confonde e si perde il mio valore.
 
    Passaggier che su la sponda
 sta del naufrago naviglio
 or al legno ed or all'onda
390fissa il guardo e gira il ciglio:
 teme il mar, teme le arene;
 vuol gittarsi e si trattiene
 e risolversi non sa.
 
    Pur la vita e lo spavento
395perde alfin nel mal turbato.
 Quel momento fortunato
 quando mai per me verrà.
 
 Fine dell’atto primo