Ciro riconosciuto, libretto, Mantova, Pazzoni, 1758

 SCENA PRIMA
 
 Montuosa.
 
 MANDANE e MITRIDATE
 
 MANDANE
 Lo veggo, Mitridate; un vivo esempio
 tu sei di fedeltà. Non istancarti
 l'istoria a raccontarmi. A pro di Ciro
900io so già quanto oprasti
 e Cambise lo sa. Pensiamo entrambi
 le tue cure a premiar. (Perfido!) È vero
 che del merito tuo sempre minore
 la mercede sarà; pur quel che feci
905sembrerà, lo vedrai,
 poco a Mandane, a Mitridate assai.
 MITRIDATE
 Questo tanto parlarmi
 di premio e di pietà troppo m'offende.
 Un tal pensier mi fa...
 MANDANE
                                           Perdona; è vero.
910Il desio d'esser grata
 mi trasportò. Dovea pensar che il solo
 premio dell'alme grandi
 son l'opre lor. Chi giunse,
 e tu ben vi giungesti, al grado estremo
915d'un'eroica virtù, tutto ritrova,
 tutto dentro di sé. Pieno si sente
 d'un sincero piacer, d'una sicura
 tranquillità che rappresenta in parte
 lo stato degli dei. Di'? Tu lo provi?
920Non è così?
 MITRIDATE
                        Sì; né di questa invece
 torrei di mille imperi...
 MANDANE
                                             Anima vile!
 Traditor! Scellerato!
 MITRIDATE
                                        Io principessa!
 Io!
 MANDANE
         Sì. Credevi o stolto
 le tue frodi occultar? Speravi iniquo
925che invece del mio figlio il tuo dovessi
 stringermi al sen? No, perfido, io non sono
 tanto in odio agli dei. Ciro ho perduto;
 ma so perché; so chi l'uccise; e voglio
 e posso vendicarmi.
 MITRIDATE
                                       In quale inganno?
930In qual misero error?...
 MANDANE
                                             Taci; m'ascolta;
 e comincia a tremar. Sappi che in questo
 momento in cui ti parlo,
 sta spirando il tuo figlio.
 MITRIDATE
                                               Ah come?
 MANDANE
                                                                    Ed io,
 sentimi traditor, io fui che l'empio
935a trovar chi l'uccida
 ingannato mandai.
 MITRIDATE
                                      Ah che facesti
 sconsigliata Mandane! Ah corri, ah dimmi
 qual luogo almeno...
 MANDANE
                                       Oh questo no; potresti
 forse giungere in tempo. Il loco ancora
940saprai ma non sì presto.
 MITRIDATE
                                               Ah principessa
 pietà di te. Quel che tu credi Alceo
 è il tuo Ciro, è il tuo figlio.
 MANDANE
                                                  Eh questa volta
 non sperar ch'io ti creda.
 MITRIDATE
                                                Il suol m'inghiotta,
 un fulmine m'opprima
945se mentii, se mentisco.
 
 MANDANE
 Fremi pure a tua voglia,
 non m'inganni però.
 MITRIDATE
                                        Vaglion sì poco
 le lagrime ch'io spargo?
 MANDANE
                                              In quelle appunto
 conosco il padre. In tale stato anch'io,
950barbaro, son per te. Provalo; impara
 che sia perdere un figlio.
 MITRIDATE
                                                (Oh nostra folle
 misera umanità! Come trionfa
 delle miserie sue!) Parla Mandane;
 Ciro dov'è? Vorrai parlar ma quando
955tardi sarà.
 MANDANE
                      Va' traditor; ch'io dica
 di più non aspettar.
 MITRIDATE
                                       Sogno! Son desto!
 Dove corro? Che fo? Che giorno è questo?
 
    Dimmi, crudel, dov'è;
 ah non tacer così.
960Barbaro ciel, perché
 insino a questo dì
 serbarmi in vita?
 
    Corrasi... E dove? Oh dei
 chi guida i passi miei?
965Chi almen, chi per mercé
 la via m'addita? (Parte)