Ciro riconosciuto, libretto, Mantova, Pazzoni, 1758

 SCENA X
 
 MANDANE e CIRO
 
 MANDANE
 Ciro attendimi; io temo
 qualche nuova sventura. Il mio consorte
1175voglio seguir. Te d'Arpago l'avviso
 ritrovi in questo loco.
 CIRO
                                          Or che paventi?
 MANDANE
 Figlio mio nol so dir, tremo per uso
 avvezzata a tremar. Sempre vicino
 qualche insulto mi par del mio destino.
 
1180   Del mar talora,
 fra i venti e l'onde
 scorre la prora,
 né mai gioconde
 vede le stelle
1185a scintillar.
 
    Così fra' torbidi,
 confusi affetti
 vinto il mio spirito,
 tra' folli oggetti,
1190qual nave instabile
 suol vacillar. (Parte)