Il filosofo di campagna, partitura ms. F-Pn, 1755 (Il filosofo)

 SCENA VI
 
 LA LENA e detto
 
 LENA
 (Eccolo qui, la vanga
 è tutto il suo diletto).
 Se foste un poveretto
 compatir vi vorrei ma siete ricco,
235avete dei poderi e dei contanti,
 la fatica lasciate ai lavoranti.
 NARDO
 Cara nipote mia
 più tosto che parlar come una sciocca
 fareste meglio a maneggiar la rocca.
 LENA
240Colla rocca, col fuso e coi famigli
 stanca son d'annoiarmi;
 voi dovreste pensare a maritarmi.
 NARDO
 Sì volontieri. Presto
 comparisca un marito. Eccolo qui.
245Vuoi sposar mia nipote? Signorsì.
 Eccolo, io ve lo do,
 lo volete? Vi piace?
 LENA
                                      Signor no.
 NARDO
 Va' a veder se passasse
 a caso per la strada
250qualche affamato con paruca e spada.
 Vedi, ride Mingone e ti corbella.
 Povera vanarella
 tu sposeresti un conte od un marchese
 perché in meno d'un mese,
255strapazzato la dote e la fanciulla,
 la nobiltà ti riducesse al nulla.
 LENA
 Io non voglio un signor né un contadino.
 Mi basta un cittadino
 che stia bene...
 NARDO
                              Di che?
 LENA
                                               Ch'abbia un'entrata
260qual a mediocre stato si conviene,
 che sia discreto e che mi voglia bene.
 NARDO
 Lena pretendi assai;
 se lo brami così nol troverai.
 Per lo più i cittadini
265hanno pochi quattrini, e troppe voglie,
 e non usano molto amar la moglie.
 Per prattica comune
 nelle cittadi usata
 è maggiore l'uscita dell'entrata.
 LENA
270Il signor don Tritemio
 è cittadino e pure
 così non usa.
 NARDO
                           È vero,
 ma in villa se ne sta
 perché nella città vede il pericol
275d'esser vizioso e diventar ridicolo.
 LENA
 Della figliola sua
 vi han proposte le nozze, io ben lo so.
 NARDO
 Ed io la sposerò
 perché la dote e il padre suo mi piace
280con patto che non sia
 gonfia di vento e piena d'albagia.
 LENA
 L'avete ancor veduta?
 NARDO
 Ieri solo è venuta.
 Oggi la vederò.
 LENA
                               Dunque chi sa
285s'ella vi piacerà.
 NARDO
                                Basta non abbia
 visibili magagne,
 sono le donne poi tutte compagne.
 LENA
 Amogliatevi presto signor zio
 ma voglio poscia maritarmi anch'io.
 
290   Di questa poverella
 abbiate carità,
 io sono una orfanella
 che madre più non ha,
 voi siete il babbo mio,
295vedete caro zio
 ch'io sono nell'età.
 
    La vostra nipotina
 vorrebbe poverina,
 sapete... M'intendete...
300Movetevi a pietà.