Il filosofo di campagna, partitura ms. F-Pn, 1755 (Il filosofo)

 SCENA X
 
 DON TRITEMIO e dette
 
 DON TRITEMIO
 Oh genero garbato
755alla sposa ha mandato
 questo ricco gioiello.
 Prendilo Eugenia; guarda s'è bello.
 EUGENIA
 Non lo curo signore...
 DON TRITEMIO
                                         Ed io comando
 che tu prender lo debba; il ricusarlo
760sarebbe un'insolenza.
 EUGENIA
 Dunque lo prenderò per obbedienza.
 Ma... vi chiedo perdono,
 non mi piace, nol voglio; a te lo dono.
 LESBINA
 Grazie.
 DON TRITEMIO
                 Rendilo a me.
 LESBINA
                                             Signor padrone
765sentite una parola.
 (Se la vostra figliola
 è meco generosa,
 lo fa perché di voi mi brama sposa).
 DON TRITEMIO
 (Lo crederò?)
 LESBINA
                            Signora
770non è ver che bramate
 che sposa sia? Nel darmi queste gioie,
 confessatelo pur, vostro pensiero
 non è che sposa sia Lesbina?
 EUGENIA
                                                       È vero.
 DON TRITEMIO
 E tu che dici?
 LESBINA
                            Io dico
775che il destino amico
 seconderà il dissegno,
 le gioie accetto e accetterò l'impegno.
 
    Una ragazza
 che non è pazza
780la sua fortuna
 sprezzar non sa.
 
    Voi lo sapete;
 voi m'intendete,
 questo mio core
785si scoprirà.
 
    Anche l'agnella,
 la tortorella,
 il suo compagno
 cercando va.