Il filosofo di campagna, libretto, Siena, Bonetti, 1756

 SCENA XII
 
 LENA e detti e poi LESBINA
 
 NARDO
 Che volete vo' qui?
 LENA
                                      Con sua licenza.
430Alla sposa vorrei far riverenza.
 DON TRITEMIO
 Ora la chiamerò.
 NARDO
 Concludiamo le nozze.
 DON TRITEMIO
                                           Io presto fo. (Parte)
 LENA
 Signor zio, com'è bella?
 NARDO
 La vedrai, è una stella.
 LENA
435È galante e graziosa?
 NARDO
 È galante e gentile ed amorosa.
 LENA
 Vi vorrà ben.
 NARDO
                           Si vede
 da un certo non so che
 che l'ha la madre sua fatta per me.
440Appena ci siam visti,
 un incognito amor di simpatia
 ha messo i nostri cuori in allegria.
 
    Son pien di giubbilo,
 ridente ho l'animo;
445nel sen mi palpita
 brillante il cuor.
 
 LENA
 
    Il vostro giubbilo
 nelle mie viscere
 risveglia ed agita
450novello amor.
 
 LESBINA
 
    Sposino amabile,
 per voi son misera,
 mi sento struggere
 dal dio d'amor.
 
 NARDO
 
455   Vieni al mio seno,
 sposina amabile.
 
 LENA
 
 Signora zia,
 a voi m'inchino. (A Lesbina)
 
 A TRE
 
 Dolce destino,
460felice amor!
 
 LESBINA
 
    Parto, parto, è il genitore.
 
 NARDO
 
 Perché parti?
 
 LESBINA
 
                            Il mio rossore
 non mi lascia star qui.
 
 NARDO
 
    Vergognosetta,
465la poveretta
 se ne fuggì.
 
 LENA
 
    Se fossi in lei
 non fuggirei
 chi mi ferì.
 
 DON TRITEMIO
 
470   La ricerco e non la trovo;
 oh che smania in seno io provo,
 dove diavolo sarà.
 
 LENA, NARDO
 
 Ah ah ah. (Ridono)
 
 DON TRITEMIO
 
    L'ho cercata su e giù.
 
 A DUE
 
475Ah ah ah.
 
 DON TRITEMIO
 
 Voi ridete? Come va?
 
 A DUE
 
 Fino adesso è stata qui.
 
 DON TRITEMIO
 
 Dov'è andata?
 
 A DUE
 
                             È andata là.
 
 DON TRITEMIO
 
 Quando è là, la troverò.
480E con me la condurrò. (Parte e poi torna)
 
 NARDO
 
    Superare il genitore
 potrà bene il suo martire.
 
 LENA
 
 Non è tanto vergognoso
 il suo core con lo sposo.
 
 A DUE
 
485Si confonde nel suo petto
 il rispetto con l'amor.
 
 LESBINA
 
    Presto, presto, sposo bello, (Torna)
 via, porgetemi l'anello,
 che la sposa allor sarò.
 
 LENA
 
490Questa cosa far si può.
 
 NARDO
 
 Ecco, ecco, ve lo do.
 
 LESBINA
 
    Torna il padre, vado via.
 
 NARDO
 
 Ma perché tal ritrosia?
 
 LESBINA
 
 Il motivo non lo so.
 
 LENA
 
495Dallo sposo non fuggite.
 
 LESBINA
 
 Compatite, tornerò. (Parte)
 
 LENA E NARDO
 
    Caso raro! Caso bello!
 Una sposa coll'anello
 ha rossor del genitor.
 
 DON TRITEMIO
 
500   Non la trovo. (Torna)
 
 NARDO, LENA A DUE
 
                               Ah ah ah. (Ridono)
 
 DON TRITEMIO
 
 Voi ridete?
 
 NARDO, LENA A DUE
 
                        È stata qua.
 
 LENA
 
 Collo sposo ha favellato.
 
 NARDO
 
 E l'anello già le ho dato.
 
 DON TRITEMIO
 
 Alla figlia?
 
 A DUE
 
                       Signorsì.
 
 DON TRITEMIO
 
505Alla sposa?
 
 A DUE
 
                        Messersì.
 
 A TRE
 
    Quel ch'è fatto fatto sia.
 Stiamo dunque in allegria
 che la sposa vergognosa
 alla fin si cangerà;
510e l'amore nel suo core
 con piacer trionferà.
 
 Fine dell’atto primo